Ici sui siti edificabili Teate servizi scopre un esercito di evasori.
Il Comune prevede di recuperare entrate per oltre due milioni di euro nel triennio 2004-06.
CHIETI. Sono 402 le notifiche di mancato pagamento dell’Ici su aree edificabili inviate dalla società Teate servizi ad altrettanti proprietari di terreni. Le informative spedite fino al 31 ottobre sono relative agli anni 2004, 2005 e 2006. Triennio che dovrebbe fruttare alle casse comunali quasi 1,5 milioni di euro, tra quote dovute e sanzioni applicate nel tempo. Questo dice l’accertamento curato dalla Teate servizi che dalla metà del 2008 ha cominciato ad analizzare i dati catastali forniti dal settore urbanistica. Il territorio comunale è cambiato con l’adozione del piano dei servizi, fondamentale strumento urbanistico approvato nel 2006. Per ricostruire un quadro più chiaro sull’Ici, versata o meno dai contribuenti, il Comune si è affidato alla società di gestione.
La situazione accertata è piuttosto complessa e sono numerosi i creditori. «Abbiamo scandagliato con attenzione il perimetro urbano» spiega Luciano Iezzi, direttore Teate servizi, «individuando le aree edificabili e i rispettivi proprietari. Adesso stiamo notificando o semplicemente comunicando le irregolarità trovate rispetto al pagamento dell’Ici». I Comuni, dal 1º gennaio 2007, secondo quanto deciso dalla Cassazione, hanno il compito di tassare i siti catalogati come edificabili. I prezzi vengono fatti dagli stessi municipi seguendo le indicazioni di mercato. «A Chieti», riprende Iezzi, «si pagano in media cento euro a metro quadro. Ma ci sono terreni il cui tariffario scende anche a 70 euro al metro quadro».
L’accertamento tributario, piano dei servizi alla mano, sta interessando la macrozona 1 del Villaggio olimpico, dove ci sono 145 ettari di superfici edificabili e 944 proprietari, oltre ad altre aree urbanistiche che si estendono da Brecciarola a San Martino risalendo fino al Tricalle. Sono diverse, però, le lamentele dei contribuenti chiamati a pagare somme Ici pregresse. «Siamo pronti a collaborare» afferma il sindaco Francesco Ricci «e invitiamo tutti a stare tranquilli. Gli uffici della Teate servizi sono a disposizione per ogni chiarimento». Chi non fosse d’accordo con il tariffario Ici elaborato dal Comune riguardo al terreno edificabile di proprietà, può chiedere un accertamento con adesione. «In pratica» riprende Iezzi «è un modo per contestare formalmente la valutazione del terreno e far scattare immediatamente la sospensiva della notifica di pagamento.
Dopodichè si valuta in contraddittorio il terreno e si verbalizza il tutto cercando un compromesso. Ovviamente è possibile anche rateizzare i pagamenti». Sono comunque diverse le posizioni da chiarire. «Ci sono delle problematiche oggettive» ammette il sindaco «con terreni edificabili su cui non si può ancora costruire o non si potrà mai edificare qualcosa. Cercheremo delle soluzioni con i proprietari». A metà 2010, il Comune conta di incassare la tassa Ici sui terreni relativa all’anno 2007. Le previsioni parlano di almeno un milione di euro in entrata. Stessi incassi ipotizzati per gli anni 2008 e 2009 ma i dati sono in fase di elaborazione.
La situazione accertata è piuttosto complessa e sono numerosi i creditori. «Abbiamo scandagliato con attenzione il perimetro urbano» spiega Luciano Iezzi, direttore Teate servizi, «individuando le aree edificabili e i rispettivi proprietari. Adesso stiamo notificando o semplicemente comunicando le irregolarità trovate rispetto al pagamento dell’Ici». I Comuni, dal 1º gennaio 2007, secondo quanto deciso dalla Cassazione, hanno il compito di tassare i siti catalogati come edificabili. I prezzi vengono fatti dagli stessi municipi seguendo le indicazioni di mercato. «A Chieti», riprende Iezzi, «si pagano in media cento euro a metro quadro. Ma ci sono terreni il cui tariffario scende anche a 70 euro al metro quadro».
L’accertamento tributario, piano dei servizi alla mano, sta interessando la macrozona 1 del Villaggio olimpico, dove ci sono 145 ettari di superfici edificabili e 944 proprietari, oltre ad altre aree urbanistiche che si estendono da Brecciarola a San Martino risalendo fino al Tricalle. Sono diverse, però, le lamentele dei contribuenti chiamati a pagare somme Ici pregresse. «Siamo pronti a collaborare» afferma il sindaco Francesco Ricci «e invitiamo tutti a stare tranquilli. Gli uffici della Teate servizi sono a disposizione per ogni chiarimento». Chi non fosse d’accordo con il tariffario Ici elaborato dal Comune riguardo al terreno edificabile di proprietà, può chiedere un accertamento con adesione. «In pratica» riprende Iezzi «è un modo per contestare formalmente la valutazione del terreno e far scattare immediatamente la sospensiva della notifica di pagamento.
Dopodichè si valuta in contraddittorio il terreno e si verbalizza il tutto cercando un compromesso. Ovviamente è possibile anche rateizzare i pagamenti». Sono comunque diverse le posizioni da chiarire. «Ci sono delle problematiche oggettive» ammette il sindaco «con terreni edificabili su cui non si può ancora costruire o non si potrà mai edificare qualcosa. Cercheremo delle soluzioni con i proprietari». A metà 2010, il Comune conta di incassare la tassa Ici sui terreni relativa all’anno 2007. Le previsioni parlano di almeno un milione di euro in entrata. Stessi incassi ipotizzati per gli anni 2008 e 2009 ma i dati sono in fase di elaborazione.