Fratelli pestati al Megalò, gli aggressori sono due ventenni: incastrati dalle telecamere
Uno di loro ieri sera si è presentato in questura. Incastrati dalle immagini delle telecamere e dalle indagini della polizia
CHIETI. Incastrati dalle immagini delle telecamere e dalle indagini della polizia. I due giovani responsabili della brutale aggressione al centro commerciale Megalò sono stati identificati. Entrambi teatini e ventenni, sono finiti nei guai per aver pestato a sangue, durante il pomeriggio della vigilia di Natale, due fratelli di 17 e 26 anni per uno sguardo a una ragazza. Ieri sera, uno dei due picchiatori si è presentato in questura: è indagato a piede libero per concorso nei reati di lesioni personali gravi e minaccia. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Marco Femminella, negli uffici di piazza Umberto I, ha ammesso di essere presente al momento dei fatti.
L’INCHIESTA
Le indagini sono state condotte nell’immediatezza dagli agenti della volante e, successivamente, dagli investigatori della squadra mobile. Nel giro di poche ore, i poliziotti sono riusciti a dare un nome e un cognome agli autori di un pestaggio che ha colpito per violenza e banalità del movente e che si è consumato davanti a decine di testimoni, in una fascia oraria in cui il centro commerciali era pieno di clienti impegnati nello shopping natalizio. I calci e i pugni sono stati sferrati mentre i fratelli, residenti in un paese dell’area frentana, erano in attesa dei genitori, nei pressi del punto vendita Bijoux Brigitte. Sul pavimento sono rimaste chiazze di sangue.
IL FERITO PIù GRAVE
Una delle due vittime, quella di 26 anni, colpita anche quando era crollata a terra, resta ricoverata con lesioni gravi al volto: la prognosi iniziale, con la quale ha lasciato il pronto soccorso di Chieti per poi essere trasferita nel reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale di Pescara, è di un mese. Ma occorrerà sicuramente molto più tempo per guarire. Anche perché, già nelle prossime ore, il giovane potrebbe essere sottoposto a un’operazione per ridurre le fratture.
IL FRATELLO MINORE
Il diciassettenne, intervenuto in difesa del fratello maggiore e anche lui picchiato con violenza, se l’è cavata invece con ferite giudicate guaribili dai medici in dieci giorni.
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