«Il dissesto finanziario si poteva evitare»
Guardiagrele. Il consigliere Iacovella: l’amministrazione avrebbe dovuto scegliere il “piano di rientro”
GUARDIAGRELE. Il consigliere comunale indipendente Nello Iacovella, torna a parlare del dissesto finanziario del Comune, confermato con l'approvazione a maggioranza di una delibera, nel corso dell'ultima riunione del consiglio comunale, dopo che il Tar di Pescara, con la sentenza del 29 luglio 2022, aveva invitato il Comune a riesaminare gli atti e a valutare la possibilità di percorrere altre strade, come il predissesto o il piano pluriennale di rientro.
«Il dissesto, a cui pochissimi comuni fanno direttamente ricorso», sostiene Iacovella, «si può paragonare a un fallimento di una impresa privata. La scelta del dissesto porta poi alla nomina di commissari che gestiscono il disavanzo retroattivo e condizionano, di conseguenza, le scelte future, procurando un aumento dei tributi e il blocco dei pagamenti dei creditori, che rischiano di essere liquidati al 50 %. Inoltre», continua Iacovella, «con il dissesto, non si possono prendere altri mutui e non è possibile partecipare a finanziamenti con la quota della compartecipazione, in special modo ai fondi europei Pnrr e non è inoltre possibile fare assunzioni, se non strettamente indispensabili» .
Iacovella evidenzia che tutte queste limitazioni si sarebbero potute invece evitare con il predissesto e il piano di rientro pluriennale, che avrebbero permesso al Comune la gestione del bilancio in maniera autonoma. «Un piano di rientro pluriennale con un disavanzo di 3.400.000 euro come quello del nostro Comune nell'anno 2020, da ripianare in 10 anni», precisa Iacovella, «sviluppa una rata annua di 340.000 euro. Ebbene, considerando un maggior gettito Imu di 180.000 euro e una diminuzione di spesa di 65.000 euro su servizi non indispensabili, come anche descritto nella delibera, si arriva alla somma di 250.000 euro, mancherebbero quindi altri 90.000 euro. Ora, visto che il Comune ha una spesa corrente di 8.500.000 euro annui, basterebbe tagliare solo l'1% per coprire la somma mancante». Il consigliere indipendente, evidenzia quindi che la soluzione del piano di rientro era del tutto fattibile e con essa non ci sarebbe stato bisogno della presenza dei commissari e si sarebbero evitati tanti disagi ai cittadini. «Allo stato dei fatti», conclude Iacovella, «il dissesto per l'amministrazione comunale è stata solo la scelta migliore per non assumersi delle responsabilità e delegare tutto nelle mani dei commissari».
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