Il paese accoglie i primi rifugiati politici

19 Marzo 2014

FOSSACESIA. La città di Fossacesia accoglie i richiedenti asilo politico e assistenza internazionale, inviati dal ministero dell’Interno. Nelle scorse ore sono arrivati i primi immigrati nelle...

FOSSACESIA. La città di Fossacesia accoglie i richiedenti asilo politico e assistenza internazionale, inviati dal ministero dell’Interno. Nelle scorse ore sono arrivati i primi immigrati nelle abitazioni messe a disposizione. I richiedenti asilo politico di secondo grado sono quelli che trovandosi fuori dal Paese in cui hanno residenza, non possono o non vogliono tornarvi per il timore di essere perseguitate per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche. Provengono tutti da lontano, ognuno con la sua storia di luci e di vuoti e tanta voglia di ricominciare. Il Comune l’anno scorso, candidandosi, ha appoggiato la domanda di ammissione alla ripartizione del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Promotore del progetto è la Synergasia di Roma-società cooperativa sociale onlus, che si è impegnato nella realizzazione di iniziative per i servizi di asilo. L’amministrazione comunale ha così espresso volontà di collaborazione, costituita da sinergica operatività, confronto e condivisione.

Per facilitare l’integrazione di coloro che vivranno a Fossacesia, la Synergasia ha chiesto la collaborazione della Consulta delle associazioni per concorrere alla realizzazione integrata dei servizi di accoglienza in favore dei beneficiari del progetto. Il sostegno avrà particolare attenzione alle attività ricreative-socio-culturali dei minori del Centro Sprar.

La macchina organizzativa per rendere più semplice la convivenza di quanti hanno lo status di rifugiato, si è subito messa in moto: a Fossacesia sono arrivati responsabili, mediatori culturali, équipe sulla quale vigila l’amministratore delegato Jamil Awan, della Synergasìa. Jamil, interprete e mediatore culturale da oltre 15 anni, svolge attività nel campo culturale e socio-assistenziale verso gli immigrati (Caritas di Roma con il fondatore don Luigi Di Liegro), fin dai tempi della “Pantanella”, all’inizio degli anni ’90. «Il progetto dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndc) promosso dal ministero dell’Interno», spiega l’avvocato Piergiorgio Berardi, «che vi ha aderito, «tende a favorire l’inserimento e l’inclusione sociale dei soggetti che provengono da zone del mondo in cui sono violati i più elementari diritti e hanno necessità di essere aiutati a conquistare o riconquistare l’autonomia individuale. Ho sentito che ai primi arrivi si è verificato un disguido essendo state indirizzate per errore da noi persone che non rientravano nel progetto di seconda accoglienza, quale è il nostro, per le quali è stata disposta immediatamente altra destinazione confacente cui è stata data pronta esecuzione grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e della Protezione civile».

Linda Caravaggio

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