Il parking multipiano passa l'esame in aula
Approvato in consiglio il progetto in via Milano: ai residenti il 25% dei posti
LANCIANO. Il consiglio comunale trova una larga intesa sulla realizzazione del parcheggio di via Milano. Sul via libera al project financing da 4 milioni del Colam (Consorzio Lazio Abruzzo e Molise) vota anche la minoranza -salvo un astenuto e un voto contrario- dopo l’approvazione di emendamenti a tutela dei residenti. Sarà il primo parcheggio interrato a vedere la luce in città. Dopo lo slittamento di martedì per la mancanza del numero legale in aula, ieri il parking multipiano di via Milano ha superato lo scoglio del consiglio comunale. Come previsto, l’opposizione ha presentato emendamenti allo schema di convenzione che il Comune sottoscriverà con il privato, che realizzerà e gestirà l’opera, riguardo a posti auto da riservare ai residenti.
Il progetto del parcheggio - 274 posti auto - si incastra con il disegno della Asl Lanciano-Vasto di spostare l’ingresso pedonale dell’ospedale in via Milano. Qui e nelle vie limitrofe il progetto prevede di riservare 55 posti, meno degli attuali, per i residenti. «E’ un numero insufficiente mentre i posti auto del parcheggio sono eccessivi per le esigenze dell’ospedale», sostiene Valentino Di Campli (Ds), «il concessionario calcola nell’80 per cento il massimo utilizzo del parcheggio nelle ore mattutine. Si potrebbe trovare una mediazione che non danneggi i residenti e prevedere per essi, e per chi fa assistenza lunga, tariffe agevolate». La struttura nasce infatti a sostegno dell’ospedale Renzetti e nelle vicinanze di un centro di riabilitazione. Alla fine l’assemblea approva una modifica: il concessionario dovrà prevedere la riduzione tariffaria di almeno il 60 per cento per soste prolungate e forme di abbonamento, mensile o trimestrale, riservando ai residenti il 20-25% dei posti auto. Tutti favorevoli tranne due.
Si astiene Paride Marinelli (Prc): «Il passaggio tra commissione e consiglio è stato troppo veloce»; vota contro Pierluigi Vinciguerra (Nuova Lanciano Unita): «Occasione sprecata di non realizzare più posti auto per accogliere il flusso in uscita dall’autostrada». Prossimo passaggio è il bando, a cui potrà partecipare qualsiasi impresa. Resta il dubbio sul terreno di proprietà della Asl, dove il multipiano dovrà essere realizzato e senza il quale l’opera salterebbe: «Un accordo c’è ma non è stato formalizzato», spiega il sindaco Filippo Paolini (Forza Italia), «le opzioni sono due: l’acquisto o l’esproprio. Ma auspico che Regione e Asl diano la massima disponibilità alla realizzazione del piano».
Il progetto del parcheggio - 274 posti auto - si incastra con il disegno della Asl Lanciano-Vasto di spostare l’ingresso pedonale dell’ospedale in via Milano. Qui e nelle vie limitrofe il progetto prevede di riservare 55 posti, meno degli attuali, per i residenti. «E’ un numero insufficiente mentre i posti auto del parcheggio sono eccessivi per le esigenze dell’ospedale», sostiene Valentino Di Campli (Ds), «il concessionario calcola nell’80 per cento il massimo utilizzo del parcheggio nelle ore mattutine. Si potrebbe trovare una mediazione che non danneggi i residenti e prevedere per essi, e per chi fa assistenza lunga, tariffe agevolate». La struttura nasce infatti a sostegno dell’ospedale Renzetti e nelle vicinanze di un centro di riabilitazione. Alla fine l’assemblea approva una modifica: il concessionario dovrà prevedere la riduzione tariffaria di almeno il 60 per cento per soste prolungate e forme di abbonamento, mensile o trimestrale, riservando ai residenti il 20-25% dei posti auto. Tutti favorevoli tranne due.
Si astiene Paride Marinelli (Prc): «Il passaggio tra commissione e consiglio è stato troppo veloce»; vota contro Pierluigi Vinciguerra (Nuova Lanciano Unita): «Occasione sprecata di non realizzare più posti auto per accogliere il flusso in uscita dall’autostrada». Prossimo passaggio è il bando, a cui potrà partecipare qualsiasi impresa. Resta il dubbio sul terreno di proprietà della Asl, dove il multipiano dovrà essere realizzato e senza il quale l’opera salterebbe: «Un accordo c’è ma non è stato formalizzato», spiega il sindaco Filippo Paolini (Forza Italia), «le opzioni sono due: l’acquisto o l’esproprio. Ma auspico che Regione e Asl diano la massima disponibilità alla realizzazione del piano».