IL GIALLO DI ORTONA

Indagini sulle ultime ore di Lorena: le tracce in telecamere e telefoni

Al setaccio la videosorveglianza della zona della casa dove una settimana fa è stata uccisa la 53enne. La sorella della vittima nomina un legale

ORTONA. Non è ancora trapelato nulla sul funerale di Lorena Paolini, la 53enne di Ortona che ha perso la vita ormai una settimana fa nella sua abitazione di strada Sant’Elena. Come confermato dall’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca, la donna è stata strangolata. Unico indagato resta il marito Andrea Cieri, il primo a lanciare l’allarme dopo averla trovata agonizzante in case intorno alle 12.30 di domenica. 

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Per quanto riguarda le esequie, l’orientamento manifestato dai familiari sembra essere quello di svolgere il funerale in forma privata, con una cerimonia riservata a parenti e amici più stretti, lontano dalle telecamere che nei giorni scorsi hanno “presidiato” Ortona, ma che comunque da ieri sembrano aver iniziato ad “allentare la presa”.

Fino a ieri in città non si sono comunque diffuse notizie per quanto concerne l’ultimo saluto alla 53enne, anche se, secondo indiscrezioni, può anche risolversi con una cerimonia che non abbia luogo in una chiesa ma in una casa funeraria.
Intanto le indagini dei carabinieri della Compagnia di Ortona proseguono, in particolare per chiarire alcuni aspetti fondamentali della morte di Lorena Paolini.

Si cerca di individuare l’oggetto con il quale la donna sarebbe stata uccisa, e in particolare cosa l’autore del delitto possa averle stretto al collo. Evidenti, a quanto trapelato, sarebbero infatti i segni di strangolamento sul corpo della donna. Come pure si cerca di ricostruire le ultime ore di vita della 53enne, casalinga e madre di due figlie adolescenti: in questo caso si confida anche nell’aiuto che può arrivare dalla perizia sul telefono della donna, per capire se e con chi ha avuto contatti nelle ore immediatamente precedenti il delitto.

Allo stesso tempo accertamenti proseguono, anche attraverso le telecamere presenti nella zoa, per ricostruire i movimenti del marito, 51enne titolare di un’agenzia funebre, in particolare sugli orari in cui è entrato e uscito dalla casa in cui è stata trovata morta la moglie. Per seguire l’inchiesta intanto la sorella della vittima, Silvana Paolini, ha nominato un legale di parte in veste di persona offesa, l’avvocato Francesca Di Muzio, docente di diritto nella sede veronese dell’Istituto salesiano universitario Venezia (Iusve), che ha avuto già un primo colloquio con il pm Falasca che coordina le indagini. (a.rap.)