L’acqua del Trigno torna potabile a San Salvo

13 Febbraio 2013

Buone le analisi di Sian e Arta, ma i lavoratori di Piana Sant’Angelo: ci nascondo tutto

SAN SALVO. «L'acqua del Trigno prelevata a San Giovanni Lipioni è potabile e idonea all'uso umano. Da domani (oggi per chi legge) la zona industriale di San Salvo tornerà ad avere l'acqua prelevata dal fiume». L'annuncio è stato fatto ieri pomeriggio qualche minuto prima delle 14 dal sindaco, Tiziana Magnacca.

«Tiriamo un sospiro di sollievo», ha aggiunto il primo cittadino. «Il timore che l'intero corso d'acqua venisse vietato ci ha tenuti sulle spine per giorni. Ho appena ricevuto i risultati delle analisi eseguite da Sian e Arta e sono confortanti. Ora le istituzioni concentreranno l'attenzione sui problemi strutturali delle addutrici ,adeguando e potenziando la rete idrica a San Giovanni Lipioni. Questo per poter assolvere nel migliore dei modi alla funzione di distribuzione idrica all'area industriale di San Salvo e alla riviera di San Salvo e Vasto».

Oggi è in programma per questo a L'Aquila un summit organizzato dal commissario dell'Ato, Pierluigi Caputi al quale è stato invitato il presidente del Consorzio di bonifica sud, Fabrizio Marchetti. Previsti lavori per oltre 300mila euro. La fine dell'emergenza idrica fa tirare un sospiro di sollievo anche ai volontari della protezione civile Valtrigno costretti ad un vero e proprio tour de force per rifornire le industrie, le aziende e i privati.

Non sono affatto soddisfatti invece i lavoratori di Piana Sant'Angelo. «Non lo saremo fino a quando non ci verrà detto chiaramente perché l'acqua prelevata a Lentella è ancora declassata», dicono. I responsabili sindacali della sicurezza della zona industriale hanno diffuso una nota in cui definiscono "inammissibile" il silenzio imposto sulla natura della contaminazione che ha portato al declassamento dell'acqua all'altezza della traversa di Pietra Fracida a Lentella.

«Apprendiamo le notizie dalla stampa, ma neppure a loro vengono fornite notizie puntuali e dettagliate. Manca la trasparenza. I lavoratori condannano con fermezza la mancanza di chiarezza», si legge nella nota sindacale. Stanchi del silenzio alcuni lavoratori hanno intenzione di contattare i redattori della trasmissione televisiva “Le Iene".

« Chissà che loro finalmente non riescano a sapere cosa è finito nel fiume Trigno, se e quando l'acqua di Lentella guarirà», chiosano. A chiedere maggiori delucidazioni ma anche il risanamento del Trigno lungo tutto il suo percorso è anche il sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini.

«Insisto nel chiedere che il Trigno diventi un sorvegliato speciale. Non solo va guarito, ma occorre fare in modo che quello che è successo adesso non accada più. Non si può più sopportare che periodicamente il Trigno venga inquinato o contaminato. Rappresenta un danno anche per la fauna della vallata che è un'area Sic, area di interesse comunitario. E' un passaggio che non va dimenticato», insiste Venosini. (p.c.)

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