L’Ater gioca la carta del risparmio idrico
Seimila riduttori agli inquilini per alleviare i consumi nelle case
CHIETI. Seimila rubinetti risparmia-acqua distribuiti ai 3200 assegnatari e presto sarà in pianta organica un manager dell’energia. Così l’Ater gioca la carta del consumo intelligente per non sperperare risorse idriche ed energetiche. Dai primi di luglio, l’azienda spedirà una lettera ai propri inquilini. L’assegnatario, ricevuta la missiva, andrà all’ufficio postale indicato per ritirare direttamente il kit risparmia-acqua, lasciando così traccia dell’avvenuto recapito e offrendo la possibilità, in un secondo momento, di verificare se questo piccolo ausilio sia servito a ridurre concretamente i consumi.
La stima è un risparmio del 60 per cento sul consumo abituale. «Si tratta», dice il presidente dell’Ater, Paolo Sperduti, «di un riduttore di flusso da montare nelle docce dei bagni, tra gli ambienti domestici di maggior consumo idrico. Questi dispositivi miscelano acqua a aria, aiutando a consumare meno senza avere la sensazione di un gettito depotenziato». I riduttori idrici, tra i più costosi in commercio, sono offerti dall’Enel, che è partner dell’iniziativa con Legambiente. Se n’è parlato ieri, nella sede dell’Ater, al quartiere Santa Maria, con Sperduti, il direttore dell’azienda, Domenico Recchione, ma anche Franco Gizzi, responsabile della comunicazione di Enel-Abruzzo e Antonio Ricci, presidente regionale di Legambiente.
Montare questi «economizzatori idrici» sul gruppo vasca-doccia non è difficile: si svita il tubo flessibile e il gioco è fatto. Dopodichè anche soltanto venti minuti di utilizzo sommano 260 litri di acqua risparmiate ogni giorno, con un conseguente riflesso positivo sul consumo energetico, per quell’acqua calda in meno erogata. A scendere nel dettaglio, l’economizzatore riduce la portata d’acqua della doccia o della vasca da 22 litri al minuto a soli nove. «Oggi è quanto mai necessario imparare a utilizzare in maniera intelligente le risorse energetiche a disposizione», osserva Ricci, «parlando di acqua, tutti sappiamo che c’è un forte rischio desertificazione in Italia. Un terzo del territorio abruzzese può andare incontro a deficit idrico e la provincia teatina, che è quella più a sud, soffre in particolar modo questa minaccia». Enel non è nuova a queste azioni di sensibilizzazione. «La nostra azienda», racconta Gizzi, «ha investito 4miliardi di euro sul progetto ambiente, dedicando parte delle risorse proprio alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica».
L’Ater non si fermerà qui. In autunno, è prevista una campagna sul risparmio energetico e presto dovrebbe avvalersi anche di un manager dell’energia che sappia drenare risorse economice europee e adeguare gli impianti ai più moderni orientamenti di tutela ambientale. E perché nulla vada sprecato è giusto sapere che gli “economizzatori idrici” non ritirati verranno donati ai Comuni.
La stima è un risparmio del 60 per cento sul consumo abituale. «Si tratta», dice il presidente dell’Ater, Paolo Sperduti, «di un riduttore di flusso da montare nelle docce dei bagni, tra gli ambienti domestici di maggior consumo idrico. Questi dispositivi miscelano acqua a aria, aiutando a consumare meno senza avere la sensazione di un gettito depotenziato». I riduttori idrici, tra i più costosi in commercio, sono offerti dall’Enel, che è partner dell’iniziativa con Legambiente. Se n’è parlato ieri, nella sede dell’Ater, al quartiere Santa Maria, con Sperduti, il direttore dell’azienda, Domenico Recchione, ma anche Franco Gizzi, responsabile della comunicazione di Enel-Abruzzo e Antonio Ricci, presidente regionale di Legambiente.
Montare questi «economizzatori idrici» sul gruppo vasca-doccia non è difficile: si svita il tubo flessibile e il gioco è fatto. Dopodichè anche soltanto venti minuti di utilizzo sommano 260 litri di acqua risparmiate ogni giorno, con un conseguente riflesso positivo sul consumo energetico, per quell’acqua calda in meno erogata. A scendere nel dettaglio, l’economizzatore riduce la portata d’acqua della doccia o della vasca da 22 litri al minuto a soli nove. «Oggi è quanto mai necessario imparare a utilizzare in maniera intelligente le risorse energetiche a disposizione», osserva Ricci, «parlando di acqua, tutti sappiamo che c’è un forte rischio desertificazione in Italia. Un terzo del territorio abruzzese può andare incontro a deficit idrico e la provincia teatina, che è quella più a sud, soffre in particolar modo questa minaccia». Enel non è nuova a queste azioni di sensibilizzazione. «La nostra azienda», racconta Gizzi, «ha investito 4miliardi di euro sul progetto ambiente, dedicando parte delle risorse proprio alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica».
L’Ater non si fermerà qui. In autunno, è prevista una campagna sul risparmio energetico e presto dovrebbe avvalersi anche di un manager dell’energia che sappia drenare risorse economice europee e adeguare gli impianti ai più moderni orientamenti di tutela ambientale. E perché nulla vada sprecato è giusto sapere che gli “economizzatori idrici” non ritirati verranno donati ai Comuni.