L’Idv: Sabatini (Psi) va dichiarato decaduto
Il partito di Di Pietro: presente in aula solo due volte su dieci, deve lasciare il consiglio comunale
VASTO. Hanno prima sollevato il problema della incompatibilità del consigliere comunale socialista per via di una lite pendente con il Comune, ora ne contestano le ripetute assenze in consiglio comunale. Nuovo affondo di Marco Del Bonifro e Eliana Menna del circolo locale dell’Italia dei valori contro Corrado Sabatini che nei mesi scorsi è uscito dal partito di Antonio Di Pietro, nelle cui file era stato eletto nel 2006 e nel 2011, per tornare nel Psi in cui ha militato in passato.
Con questo passaggio la pattuglia socialista si è arricchita di un nuovo rappresentante nell’assemblea civica a discapito dell’Idv che non ha più un suo gruppo consiliare e ha perso anche l’assessorato dopo le dimissioni dell’ex vicesindaco Antonio Spadaccini.
La patata bollente è nelle mani del sindaco Luciano Lapenna e del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte che, sulla questione mantengono il più rigoroso riserbo. Un silenzio che non piace al partito dipietrista desideroso di tornare a essere rappresentato in aula: se Sabatini venisse dichiarato decaduto, al suo posto subentrerebbe la Menna, prima dei non eletti.
«Nessun personalismo da parte nostra, ma solo la volontà di ottenere il rispetto delle regole», affermano Del Bonifro e Menna, «è una questione di trasparenza e legalità, due principi che hanno sempre animato l’Italia dei valori e che dovrebbero improntare il funzionamento della pubblica amministrazione». Secondo i due esponenti Idv, che hanno spulciato tra i verbali del consiglio comunale, Sabatini risulterebbe assente a tutti gli appelli che vengono effettuati a inizio seduta dalla segretaria comunale Rosa Piazza, con una partecipazione alle delibere del consiglio estremamente bassa: del 30% negli anni 2011 e 2012 e del 20% nel 2013. Del Bonifro e Menna si appellano all’articolo 48 dello Statuto secondo il quale può essere dichiarato decaduto il consigliere assente senza giustificazione per tre sedute consecutive. La situazione di decadenza deve essere contestata dal presidente del consiglio con lettera raccomandata e l’interessato ha dieci giorni per presentare le controdeduzioni.
Risale a qualche mese fa la prima richiesta di Idv al sindaco affinchè verifichi l’incompatibilità di Sabatini che nella sua qualità di amministratore della società Effeci costruzioni (carica da cui si è dimesso nelle scorse settimane) ha avviato un contenzioso con il Comune pendente al tribunale amministrativo regionale.
Anna Bontempo
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