SAN SALVO

La Asl fa chiudere il canile, animalisti sul piede di guerra

4 Febbraio 2025

San Salvo. Per la Asl necessari lavori alla struttura, i 50 animali saranno trasferiti a Lecce nei Marsi

SAN SALVO. Finiranno nel canile di Lecce nei Marsi, a 200 chilometri di distanza, i cani – circa cinquanta – attualmente ospitati nella struttura di località Prato gestita da 20 anni da privati. L’amministrazione comunale di San Salvo si è vista costretta ad affidare il ricovero, la custodia e il mantenimento degli animali accalappiati in seguito ad una recente ispezione del servizio veterinario della Asl che ha ravvisato l’opportunità di “interdire la struttura in modo da permettere di effettuare i lavori necessari per renderla idonea alle funzioni per cui è dedicata”.

Tra i sodalizi aderenti al “Coordinamento associazioni volontari animalisti abruzzesi” c’è molta preoccupazione per la sorte delle povere bestiole che sembra siano in precario stato di salute. «Siamo molto delusi dalle scelte dell'amministrazione», spiegano le volontarie delle associazioni, «che negli anni passati ha lasciato la gestione del canile comunale in mano a privati che non hanno garantito la presenza al suo interno di associazioni protezionistiche come prevede la legge regionale. Tale situazione ha comportato un onere finanziario costante per le casse comunali e ha ridotto le opportunità di adozione per i cani ricoverati. Di recente, il Comune sembra aver deciso di chiudere il canile municipale per trasferire gli animali, in stato precario, in un rifugio privato a 200 km da San Salvo in una zona montuosa. Con il trasferimento forzato viene di fatto prolungata la permanenza dei cani in strutture private, senza una concreta prospettiva di adozione. Ci è difficile pensare che un amministrazione come quella di San Salvo che in questi anni si è tanto dedicata al rifacimento del porto turistico e del lungomare non abbia considerato i suoi cani reperendo risorse per il risanamento del canile comunale». Il coordinamento, che racchiude circa 20 associazioni di tutte e quattro le province abruzzesi, tra cui Amici di zampa di Vasto e Amici di Poldo di San Salvo, chiede di «non procedere al trasferimento anche in un’ottica di autotutela, ricordando inoltre che per lo spostamento degli animali è necessario che gli stessi siano in buona salute, mentre ci risulta che le loro condizioni siano alquanto precarie».

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ritiene di non poter fare diversamente. «Abbiamo avuto delle prescrizioni da parte della Asl di carattere sanitario e strutturale», spiega l’assessore Carla Esposito che ha la delega al benessere animale, «abbiamo quindi provveduto ad affidare il servizio di ricovero, custodia e mantenimento tramite il Mepa ad altro operatore. L’offerta migliore è stata quella del canile marsicano di Lecce nei Marsi, in provincia dell’Aquila. I cani verranno trasferiti non appena ci saranno i nulla osta delle rispettive Asl».