Lanciano: incendio e aggressione nel supercarcere, feriti due agenti
Detenuto appicca le fiamme e si scaglia contro la polizia penitenziaria con il piede di un tavolo. Protesta dei sindacati: "Pochi poliziotti e nuova sezione da chiudere"
LANCIANO. Nuova aggressione ad agenti penitenziari nella casa circondariale di Lanciano, il supercarcere di Villa Stanazzo. La denuncia arriva dai sindacati Sappe, Uil-Pa Polizia Penitenziaria, Sinappe, Cnpp e Cisl.
Nel pomeriggio di martedì 23 luglio, un detenuto nordafricano, punito disciplinarmente in quanto implicato nel possesso di un mini-cellulare, al termine del consiglio di disciplina, ha scatenato l’inferno nel reparto nuovi arrivi. Non accettando la sanzione disciplinare, ha distrutto la propria cella, appiccando poi fuoco ad alcune suppellettili. Il fumo ha quindi invaso l’intera sezione mettendo in pericolo gli altri detenuti.
L’intervento della Polizia penitenziaria ha fatto sì che non vi fossero ulteriori danni, ma al momento di aprire la cella per spegnere l’incendio e salvare il detenuto questi si è scagliato contro il primo poliziotto che si è trovato di fronte colpendolo con al volto con il piede del tavolo in legno precedentemente divelto.
L’assistente capo colpito in pieno volto ha avuto 15 giorni di prognosi, mentre un altro assistente capo è rimasto intossicato dal fumo che aveva invaso il corridoio (tre gg di prognosi).
"Vale la pena rimarcare come sia peggiorata la condizione lavorativa all’interno dell’istituto frentano da quando, a seguito dell’accorpamento del provveditorato regionale Abruzzo e Molise con quello del Lazio, il nostro istituto vede sempre più assegnazioni di detenuti “particolari” provenienti dagli istituti laziali e quel reparto all’avanguardia a custodia attenuata che doveva essere il fiore all’occhiello di questo carcere si è rivelato essere solo un altro container per detenuti di difficile gestione", rimarcano in una nota i sindacati che aggiungono come la contestata apertura di una nuova sezione "si sia rivelata esattamente (purtroppo) quella prospettata". "Il personale è sempre meno, a fronte di un numero di detenuti che oggi è arrivato a superare le trecento presenze. E tra l'alro il reparto nuovi giunti, già in passato è stato più volte protagonista di tragedie sfiorate".
I sindacati chiedono la chiusura di quella sezione perché secondo loro non è a norma e non può essere utilizzata in sicurezza dai lavoratori della Polizia penitenziaria. "E non possiamo non chiederci", concludono, "come mai nessuna delle ispezioni passate negli anni a Lanciano abbia constatato la criticità descritta".