CASOLI
Madre uccisa dal figlio, autopsia conferma lo strangolamento
Il delitto è avvenuto lo scorso 12 febbraio nell'abitazione di corso Umberto I
CASOLI. Non sono dissimili i risultati dell'autopsia rispetto al primo esame cadaverico esterno effettuato sulla salma Cesira Bambina Damiani, 88 anni, strangolata dal figlio Francesco Rotunno, 64 anni, arrestato per omicidio volontario aggravato.
Lo strangolamento è stato confermato al termine dell'esame eseguito all'ospedale di Fermo dal medico legale Pietro Falco, in una sala appositamente attrezzata per le salme risultate positive al Covid. Prima dell'autopsia sulla salma è stata eseguita la tac total body all'ospedale di Chieti.
Gli accertamenti su modalità e concause della morte proseguiranno con gli esami istologici e tossicologici per capire se la donna è morta prima dell'effetto dello strangolamento. Lo stesso gip ha ritenuto di segnalare nell'ordinanza cautelare in carcere che si verificasse un possibile avvelenamento progressivo della donna.
Il delitto è avvenuto dopo le 14 dello scorso 12 febbraio nell'abitazione che madre e figlio condividevano a Casoli, in corso Umberto I. A trovare il cadavere dell'anziana è stata la badante. La pensionata, che era anche cieca, era composta sul letto matrimoniale del figlio, con ai piedi un vestito funerario. Sul tavolo da pranzo invece un biglietto con la scritta 'Scusa a tutti', con una grafia simile a quella dell'indagato. Il figlio ha poi cercato di suicidarsi tagliandosi i polsi.
L'indagine ha anche appurato che dal conto corrente della madre sono scomparsi 16mila euro. Domani mattina alle 10.30 è prevista la tumulazione della salma, proveniente dall'ospedale di Chieti, al cimitero di Palombaro, paese d'origine della vittima.