Manca l’acqua, sale la protesta nelle zone di collina

VASTO. L’ultimo acquazzone risale ad una settimana fa, eppure molti rubinetti dei quartieri più alti della città durante la notte restano a secco. A soffrire la sete sono soprattutto le zone...
VASTO. L’ultimo acquazzone risale ad una settimana fa, eppure molti rubinetti dei quartieri più alti della città durante la notte restano a secco. A soffrire la sete sono soprattutto le zone collinari: la nuova area di via Alborato, la zona di via delle Croci e Montevecchio .
«Ci risiamo», ha protestato ieri mattina Antonio Villamagna, titolare di un’attività turistica di Montevecchio. «Arriva l’estate e le condutture idriche cittadine si rivelano insufficienti». Operatori e famiglie protestano. La Sasi, la società che gestisce il servizio, insiste: il razionamento idrico è necessario per evitare emergenze a luglio e agosto. «Non basta una stagione piovosa per avere acqua a tutte le ore e tutti i giorni se le condotte non sono adeguate», spiegano i tecnici.
I mugugni si moltiplicano. Ignazio Rullo, dirigente dell'ufficio servizi del Comune, ha più volte spiegato che il problema non è facile da risolvere. Le condotte sono vecchie e inadeguate. L’unico modo per limitare i disagi è fare scorte di acqua durante il giorno.
Le famiglie però non ci stanno. «Come facciamo a fare scorte se già al mattino l’acqua è poca? Perché, piuttosto, il Comune non inizia a ridurre gli sprechi?», chiede una pensionata che abita in via Alborato. I cittadini, stanchi di sopportare disagi, invitano quindi la Sasi a scoprire dove va a finire l’acqua che non arriva nelle loro case, prendendo provvedimenti prima che arrivino i turisti.
«È necessario adottare nuovi criteri di risparmio e distribuzione idrica e soprattutto vanno adeguate le condotte. Da venti anni la storia di ripete. Ad ogni estate la città resta all'asciutto», lamentano le famiglie. (p.c.)
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