Motovedetta sospesa il caso in Consiglio
Sigismondi (Fratelli d’Italia): decisione devastante tenuta sotto silenzio Primiceri: i pescatori lasciati soli a difendersi dagli attacchi in mare
VASTO. «Quattro anni fa abbiamo occupato i binari per evitare la chiusura dell’ufficio della Polfer alla stazione di Vasto-San Salvo. Questa volta, se necessario, scenderemo in mare per reclamare il diritto alla sicurezza di turisti, cittadini e operatori della pesca». Il centrodestra sale sulle barricate e stigmatizza l’atteggiamento del ministero degli Interni che pur di risparmiare azzera la vigilanza lungo la costa.
Ieri mattina Etelvardo Sigismondi (Fratelli d’Italia) ha presentato una mozione in comune che sarà discussa nel corso del prossimo consiglio comunale. «Come è possibile che si sia arrivati a prendere una decisione così devastante e penalizzante tenendo la notizia segreta», ha protestato Sigismondi. «Prima si è cercato di far passare questa città per una località tranquilla dove non accade nulla nonostante gli scippi, gli incendi dolosi, le rapine e quattro omicidi. Ora si arriva a togliere l’unico mezzo di vigilanza della costa da Torino di Sangro a San Salvo oltre alla motovedetta della Capitaneria di porto. Non possiamo accettarlo», protesta Sigismondi.
E il centrodestra non è solo a protestare. La notizia della soppressione della motovedetta dei carabinieri pubblicata ieri dal Centro ha scatenato un vero e proprio putiferio. La popolazione è esasperata. «Vogliono forse che si torni alla giustizia sommaria?», hanno chiesto provocatoriamente alcuni pensionati che abitano sulla riviera. E sono decisi a organizzare una grande manifestazione di protesta anche i pescatori. «I continui assalti sia da nord e sia da sud delle vongolare e delle imbarcazioni che pescano a strascico, sono stati frenati dalla presenza della motovedetta», ricordano i pescatori. «Ora cosa dobbiamo fare, difenderci da soli? La Regione, la Provincia, i Comuni del Vastese e le associazioni di categoria intervengano prima possibile per evitare che venga meno un importante strumento di vigilanza e legalità», torna a chiedere Ettore Primiceri, rappresentante della piccola pesca di Vasto e San Salvo.
E sono tanto preoccupati anche gli ambientalisti. Molti attacchi ai fiumi, alla fauna dei fondali e alla stessa riserva naturale di Punta Aderci sono stati evitati dei carabinieri. «Chi garantirà adeguati soccorsi in mare ai bagnanti?», chiede Angelo Allegrino, presidente provinciale di Confcommercio. Simone Lembo, referente di Confesercenti, è stato il primo a protestare e ora è pronto a dare sostegno a tutti gli operatori e ai marittimi qualora la sciagurata idea di sopprimere il servizio navale dei carabinieri dovesse essere confermato. «Chiediamo a i cittadini di aderire on line alla raccolta di firme che abbiamo avviato lo scorso fine settimana per la sicurezza della nostra città», dice Marco Di Michele Marisi (Fratelli d’Italia). «Facciamo sentire la voce del territorio».
Paola Calvano
©RIPRODUZIONE RISERVATA