FRANCAVILLA AL MARE
Operaio minaccia di gettarsi dal tetto del Comune
Dopo venti minuti scende con l'impegno di farsi pagare 720 euro arretrati. E' il secondo caso in pochi mesi
CHIETI. Un operaio cinquantenne pugliese, che lavora per la ditta molisana impegnata negli interventi di adeguamento sismico del Comune di Francavilla al Mare, questa mattina, è salito sul tetto dell'edificio municipale minacciando di buttarsi se non avesse ricevuto 720 euro di arretrati dall'impresa. Solo dopo una trattativa durata una ventina di minuti, condotta dai carabinieri e dall'assessore al Bilancio, Rocco Alibertini, l'uomo è sceso. Dopo essere stato medicato dal personale del 118 per una leggera ferita alla testa, che si era procurato salendo sul tetto, ha ricevuto i soldi. Sul posto erano arrivati anche i vigili del fuoco. In mattinata, lo stesso operaio ed alcuni suoi colleghi di lavoro, che pure vantano crediti verso l'impresa, avevano incontrato il dirigente dei lavori pubblici del Comune, il responsabile unico del procedimento e uno dei titolari dell'impresa. La questione sembrava risolta. Ma non per il 50enne, che ha deciso di manifestare tutta la sua rabbia salendo sul tetto del palazzo comunale. Esattamente come aveva fatto lo scorso primo agosto un altro operaio che aveva maturato verso l'impresa un credito di tremila euro e temeva di non essere pagato. Anche in quel caso, c'era stata una trattativa poi conclusa con il pagamento di due mensilità arretrate. Sulla vicenda, interviene il vice sindaco, Francesco Buttari con un post su Facebook dal titolo «il lavoro va retribuito sempre». Questo, spiega, «è un principio irrinunciabile. Con gli uffici stiamo verificando tutte le possibili azioni per scongiurare il ripetersi di fatti così gravi».