Torino di Sangro

Operaio morto a Torino di Sangro, dolore e rabbia di Fillea e Cgil

19 Febbraio 2025

Antonio Fabiano è il 46enne che ieri pomeriggio stava lavorando per un'azienda del settore edile del proprio paese, quando è stato colpito dal braccio di un'autobetoniera 

CHIETI. "Dolore e rabbia" sono stati espressi dalla Fillea e dalla Cgil di Chieti, che chiedono più controlli e risorse, per la morte di Antonio Fabiano, l'operaio di 46 anni che ieri pomeriggio stava lavorando per un'azienda del settore edile del proprio paese, quando è stato colpito dal braccio di un'autobetoniera nel corso di lavori all'interno del complesso turistico Miramare Village di Torino di Sangro.

"Si tratta dell'ennesima morte sul lavoro, una catena infinita di vite spezzate - si legge in una nota delle organizzazioni sindacali. Una mattanza che ha delle cause e delle responsabilità. Perché nel nostro paese non si investe sulla cultura della sicurezza, i controlli sono ridotti al lumicino, la catena infinita di appalti e sub-appalti de-resposabilizza il committente. Dobbiamo smettere con la retorica della tragica fatalità, perché le responsabilità della politica, incapace di intervenire con serietà per arrestare questa scia di sangue, sono evidenti".

E ancora: “Solo prevenendo, creando cultura della sicurezza e aumentando i controlli e quindi le risorse economiche dedicate, si può combattere realmente questa piaga, che sino ad oggi invece è stata, nei fatti, non solo consentita ma anche incentivata da scelte politiche che guardano solo al profitto anziché alla tutela della vita dei lavoratori - conclude la nota - In questo momento il nostro pensiero va alla famiglia e a tutte le persone che erano più vicine al lavoratore. La Fillea e la Cgil di Chieti mettono a disposizione della famiglia tutti i servizi di assistenza e tutela di cui dispone il sindacato”.

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