Palazzo di giustizia attività regolare dal 15 settembre
La Provincia approva il provvedimento che mette a disposizione tutto l’edificio del vecchio ospedale.
CHIETI.La seconda delibera della giunta provinciale per lo sgombero degli altri due piani del vecchio ospedale di via Arniense è stata firmata. Ora tutto lo stabile, occupato dalla polizia provinciale e dagli uffici sociali, sarà a disposizione degli uffici del palazzo di giustizia - dichiarato per metà inagibile dopo il terrremoto del 6 aprile - la cui attività dovrà riprendere il 15 settembre alla scadenza dei termini feriali. Scongiurata dunque la possibilità di congelare le funzioni del tribunale, diventato troppo stretto per tutti gli operatori e per la stessa utenza che hanno sopportato per troppo tempo l’emergenza di uffici pieni di fascicoli, stanze condivise da più giudici, cancellerie inaccessibili, e alcuni funzionari che non hanno più neanche una scrivania. Nella prima delibera la giunta del presidente Enrico Di Giuseppantonio, metteva a disposizione due piani del vecchio ospedale, (il cui sgombero è iniziato venerdì scorso), ritenuti però insufficienti a contenere mezzi e uomini del palazzo di giustizia (sempre di proprietà della Provincia).
L’urgenza di adottarne una seconda che stabilisse l’utilizzo anche degli altri due piani è stata dettata da diverse riunioni tra tecnici, amministratori comunali e vertici del tribunale e da una lettera dello stesso presidente Geremia Spiniello al Comune nella quale si segnalava la impossibilità di svolgere le funzioni nelle attuali condizioni e chiedeva all’amministrazione di procedere, se necessario, anche con requisizioni di edifici. Così il presidente Di Giuseppantonio, che ha sempre mostrato impegno per questa vicenda, ha deciso di varare un secondo provvedimento. Nella delibera però non ancora sono contenute le indicazioni su dove verranno trasferiti gli uffici della polizia provinciale e dei servizi sociali, come quello della consigliera di parità. Sarà compito dell’assessore al personale Silvio Tavoletta individuare possibili stabili dove trasferire gli uffici provinciali.
Le ipotesi probabili sono il centro Dama e i locali dell’ex negozio Baldassarre. Intanto a trasloco avvenuto al palazzo di giustizia potranno cominciare i lavori di consolidamento, che saranno finanziati con fondi del ministero destinati alle strutture giudiziarie compromesse dal terremoto. Ristrutturazione che avverrà anche in previsione della realizzazione della cittadella giudiziaria. Progetto siglato da un protocollo d’intesa tra Comune e Provincia che prevede una nuova struttura da realizzare tra largo Cavallerizza e il tratto finale di via Arniense, un parcheggio interrato e un collegamento pedonale sopraelevato tra il vecchio edificio del tribunale e lo stabile del vecchio ospedale. Progetto ambizioso per cui sono necessari circa 12milioni di euro. Risorse che il Comune intende reperire ricorrendo a un mutuo. Da pagare secondo uno studio dell’ufficio urbanistica con i canoni di affitto che vengono corrisposti annualmente a Provincia e privati che ammontano complessivamente a 625mila euro l’anno.
L’urgenza di adottarne una seconda che stabilisse l’utilizzo anche degli altri due piani è stata dettata da diverse riunioni tra tecnici, amministratori comunali e vertici del tribunale e da una lettera dello stesso presidente Geremia Spiniello al Comune nella quale si segnalava la impossibilità di svolgere le funzioni nelle attuali condizioni e chiedeva all’amministrazione di procedere, se necessario, anche con requisizioni di edifici. Così il presidente Di Giuseppantonio, che ha sempre mostrato impegno per questa vicenda, ha deciso di varare un secondo provvedimento. Nella delibera però non ancora sono contenute le indicazioni su dove verranno trasferiti gli uffici della polizia provinciale e dei servizi sociali, come quello della consigliera di parità. Sarà compito dell’assessore al personale Silvio Tavoletta individuare possibili stabili dove trasferire gli uffici provinciali.
Le ipotesi probabili sono il centro Dama e i locali dell’ex negozio Baldassarre. Intanto a trasloco avvenuto al palazzo di giustizia potranno cominciare i lavori di consolidamento, che saranno finanziati con fondi del ministero destinati alle strutture giudiziarie compromesse dal terremoto. Ristrutturazione che avverrà anche in previsione della realizzazione della cittadella giudiziaria. Progetto siglato da un protocollo d’intesa tra Comune e Provincia che prevede una nuova struttura da realizzare tra largo Cavallerizza e il tratto finale di via Arniense, un parcheggio interrato e un collegamento pedonale sopraelevato tra il vecchio edificio del tribunale e lo stabile del vecchio ospedale. Progetto ambizioso per cui sono necessari circa 12milioni di euro. Risorse che il Comune intende reperire ricorrendo a un mutuo. Da pagare secondo uno studio dell’ufficio urbanistica con i canoni di affitto che vengono corrisposti annualmente a Provincia e privati che ammontano complessivamente a 625mila euro l’anno.