Patteggia due anni e mezzo per spaccio di stupefacenti
VASTO. Ha patteggiato la pena di due anni e mezzo di reclusione e ha ottenuto gli arresti domiciliari, P.C., il 33enne finito in carcere il 13 febbraio scorso con l’accusa di detenzione a fini di...
VASTO. Ha patteggiato la pena di due anni e mezzo di reclusione e ha ottenuto gli arresti domiciliari, P.C., il 33enne finito in carcere il 13 febbraio scorso con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ad assistere l’indagato durante il processo è stato l’avvocato Massimiliano Baccalà.
P.C. tre mesi fa fu arrestato dai carabinieri dopo settimane di appostamenti. A insospettire i militari furono i continui raduni davanti al campo sportivo della riviera. «Era la prova che il pusher dava appuntamento ai clienti», raccontarono i carabinieri nel corso di una conferenza stampa. Il 13 febbraio scattò la trappola. I militari del nucleo operativo e radiomobile fermarono l’uomo e lo perquisirono. Addosso aveva 2 grammi di hascisc, ma nel bauletto dello scooter parcheggiato nel garage di casa gli investigatori trovarono 623 grammi di droga e un bilancino di precisione. L’hascisc fu sequestrato e il disoccupato finì nel carcere di Torre Sinello.
Martedì l’uomo è comparso davanti al giudice Caterina Sallusti. Il difensore ha ottenuto il patteggiamento della pena con il Pm Giancarlo Ciani. Dopo la condanna, l’uomo ha lasciato il carcere: è a casa a scontare la pena. (p.c.)
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