Pd: farmacie comunali, stipendi a rischio
Il consigliere Marzoli: il Comune non paga le fatture di Chieti solidale, esigue disponibilità di cassa
CHIETI. «Gli stipendi dei farmacisti della Chieti solidale sono a rischio a causa dei ritardi con cui il Comune paga le fatture emesse dall’azienda». E’ l’allarme rosso lanciato da Alessandro Marzoli. Il consigliere del Pd contesta la gestione comunale dell’azienda speciale multiservizi Chieti solidale. Dove, a quanto pare, i 20 farmacisti in pianta organica rischiano di non ricevere lo stipendio a giugno.
«I farmacisti» replica deciso Marco D’Ingiullo, assessore alle società partecipate, «avranno il loro stipendio come è sempre avvenuto finora. Inoltre, a breve, saneremo anche tutte le pendenze arretrate maturate da Chieti solidale».
Ma, intanto, l’azienda è costretta a fare i salti mortali per far quadrare i conti. Questo perché la disponibilità di cassa della società, che si occupa delle farmacie comunali ed eroga per conto del Comune i servizi sociali, si è assottigliata. Un risultato, sostiene il consigliere del Pd, causato dalle numerose anticipazioni di cassa assicurate, fino ad oggi, dalla Chieti solidale. Che lamenta il mancato pagamento del Comune di una serie di fatture arretrate per un importo che sfiora i 2 milioni di euro.
«Siamo di fronte ad una gestione scellerata dei pagamenti fatti dal Comune all’azienda. Sono diversi mesi che continuiamo a ripetere che Chieti solidale», attacca Marzoli, «sta facendo da banca al Comune e la scusa delle fatturazioni semestrali, oggi che le fatture vengono emesse mese per mese, si è rivelata l’ ennesima foglia di fico che un sindaco senza coraggio aveva messo davanti alle mancanze della propria amministrazione».
Nel frattempo, fino a ieri, non c’era traccia di mandati di pagamento per i farmacisti impiegati nella Chieti solidale. «Chiediamo un immediato cambio di rotta e il pagamento delle fatture arretrate almeno nella misura», aggiunge Marzoli, «da poter consentire il sereno svolgimento dell’ordinaria amministrazione dato che appare sempre più vicina, purtroppo, la possibilità che le farmacie comunali chiudano le serrande».
La pensa diversamente l’assessore D’Ingiullo che, ieri mattina, si è catapultato nella stanza del ragioniere capo del Comune, Franco Rispoli, per chiedere di anticipare somme alla Chieti solidale, indispensabili per pagare gli stipendi ai farmacisti. «Che non devono temere nulla. La verità è che il Comune sta pagando in linea con le sue capacità economiche».
Jari Orsini
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