Pista di atletica allo stadio ora si aspetta il Tar
Il 7 novembre i giudici amministrativi decideranno se sospendere i lavori Colantonio: il cantiere è fermo perché l’impresa deve dare ancora un documento
CHIETI. «La consegna dei lavori relativi al rifacimento della pista di atletica dello stadio Angelini sono stati sospesi, dopo la diffida formale e il ricorso al Tar presentato dall’Ance, e il sindaco ha dovuto compiere un dietro-front obbligato». Alessandro Giardinelli, capogruppo di Scelta civica per l’Italia, denuncia la sospensione del restyling, di fatto mai iniziato, della pista d’atletica dell’Angelini. Intervento consegnato ufficialmente nella giornata di venerdì alla ditta Tipiesse srl di Villa d’Adda, in provincia di Bergamo, vincitrice dell’appalto indetto dal Comune. Non è affatto così per Mario Colantonio, assessore ai lavori pubblici. «Il consigliere Giardinelli, che si sta prodigando come non mai su appalti pubblici che forse hanno avuto l’unico torto di rispettare a pieno le indicazioni di legge, ha preso l’ennesimo abbaglio. Il Comune» afferma Colantonio, «non ha la titolarità di sospendere nulla. É il Tar che deciderà nel merito del ricorso inoltrato dall’Ance».
Ma l’udienza è fissata per il 7 novembre. Quando il Tar analizzerà il ricorso a firma dell’Associazione nazionale dei costruttori edili della provincia di Chieti. Che, in due parole, imputa all’amministrazione comunale di non aver privilegiato le ditte locali, come consiglia la legge, nell’appalto finalizzato al rifacimento della pista di atletica dell’Angelini che costerà circa 500 mila euro e che è stato assegnato ad una ditta leader nel settore.
«Il Tar, e il consigliere Giardinelli dovrebbe saperlo, potrà rigettare il ricorso, concedere prima una sospensiva dei lavori oppure», aggiunge Colantonio, «scegliere la strada della trattazione d’urgenza dell’argomento. Il Comune non può sospendere nulla». Ciò malgrado i lavori della pista d’atletica non siano stati ancora avviati. «La consegna dei lavori non equivale all’inizio degli stessi. Manca un documento», annuncia Colantonio, «che la ditta ci fornirà a giorni quando l’area potrebbe essere circoscritta per consentire l’allestimento del cantiere». Che, quindi, non ha subito alcun intoppo come invece sostenuto dal capogruppo di Scelta civica per l’Italia. Il quale precisa. «Subito dopo la diffida, sempre relativa ai lavori della pista di atletica e inviata dallo studio legale Tittaferrante, per conto dell’Ance, al sindaco e ai tecnici del Comune, la consegna dei lavori», attacca Giardinelli, «è stata sospesa». (j.o.)
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