«Rifiuti, colpa del centrodestra»
La Base: l’impianto per più province voluto da loro
CHIETI. «Forse Febbo e Colantonio hanno perso la memoria e non ricordano che il permesso di ampliare la discarica di Casoni, costruendo un impianto al servizio dei rifiuti provenienti da altre province, è stato concesso dalla giunta del loro caro camerata Cucullo con provvedimento del 17 febbraio 2004? Di ciò dovrebbe anche essere informata la Fiamma tricolore». Gestione e compostaggio dei rifiuti, la polemica vira decisamente verso il centrodestra che invece in questi giorni, con i capigruppo in Provincia e Comune, recita il ruolo dei politici “vergini” cercando di cavalcare la protesta popolare dei cittadini che abitano nei pressi della discarica. Gli esponenti del coordinamento cittadino della Base, movimento di sollecitazione molto critica nei confronti della giunta comunale di centrosinistra, intervengono con decisione all’indomani dell’assemblea cittadina che i vertici di An hanno inserito d’ufficio tra gli argomenti all’ordine del giorno.
Tant’è vero che il consigliere regionale e presidente provinciale di An, Fabrizio Di Stefano, giudica «incomprensibile la scelta dell’assessore regionale Franco Caramanico sull’Ato unico dei rifiuti Chieti-Pescara, ma ancora più incomprensibile il silenzio del sindaco Francesco Ricci e del presidente della Provincia Tommaso Coletti». Ma «se non sarà il sindaco a difendere gli interessi di Chieti», An è pronta in tutte le sedi opportune a dare battaglia nel tutelare il nostro territorio». Una dichiarazione di guerra che comunque ha il merito di sollecitare chiarimenti. Per la Base tuttavia «l’improvvisa e fervida passione che An sta dimostrando sulla “questione rifiuti” ci dà molto fastidio considerando che le problematiche che stanno investendo la nostra città sul piano dei rifiuti discendono direttamente da atti voluti e decisi dalla precedente amministrazione di centrodestra. I capigruppo di An in Provincia, Mauro Febbo, e Comune, Mario Colantonio, hanno cercato volgarmente», sottolinea la Base, «di strumentalizzare una grande e partecipata assemblea, oltre 300 presenze, organizzata da noi e dalle assaociazioni Scalo sud e Il Casone, affermando in chiusura d’ assemblea, quindis enza la possibilità di replica, cose palesemente non vere».
In pratica il 17 febbraio 2004 sono stati ratificati gli accordi tra l’amministrazione comunale, sindaco Nicola Cucullo, e la Provincia, amministrata dal centrodestra con Febbo, con la società Deco srl per ampliare i servizi della discarica di contrada Casoni. «Questi di An sono in perfetta malafede quando si lanciano in proclami di lotta contro cose che loro stessi hanno contribuito a determinare. Si può anche cambiare idea, ma bisogna ammettere pubblicamente le proprie responsabilità», ammonisce la Base alla quale bisogna riconoscere di aver sempre sostenuto una battaglia dura e chiara sulla gestione dei rifiuti, «e non addossarle ad altri per demagogia spicciola. Non abbiamo bisogno di simili alleati che si dimostrano ancora una volta fallaci e poco attendibili: il movimento che si sta creando è un’altra cosa, composto da cittadini che vogliono rivendicare i loro diritti nei confronti di una politica che da decenni li prende in giro con falsi proclami».
Tant’è vero che il consigliere regionale e presidente provinciale di An, Fabrizio Di Stefano, giudica «incomprensibile la scelta dell’assessore regionale Franco Caramanico sull’Ato unico dei rifiuti Chieti-Pescara, ma ancora più incomprensibile il silenzio del sindaco Francesco Ricci e del presidente della Provincia Tommaso Coletti». Ma «se non sarà il sindaco a difendere gli interessi di Chieti», An è pronta in tutte le sedi opportune a dare battaglia nel tutelare il nostro territorio». Una dichiarazione di guerra che comunque ha il merito di sollecitare chiarimenti. Per la Base tuttavia «l’improvvisa e fervida passione che An sta dimostrando sulla “questione rifiuti” ci dà molto fastidio considerando che le problematiche che stanno investendo la nostra città sul piano dei rifiuti discendono direttamente da atti voluti e decisi dalla precedente amministrazione di centrodestra. I capigruppo di An in Provincia, Mauro Febbo, e Comune, Mario Colantonio, hanno cercato volgarmente», sottolinea la Base, «di strumentalizzare una grande e partecipata assemblea, oltre 300 presenze, organizzata da noi e dalle assaociazioni Scalo sud e Il Casone, affermando in chiusura d’ assemblea, quindis enza la possibilità di replica, cose palesemente non vere».
In pratica il 17 febbraio 2004 sono stati ratificati gli accordi tra l’amministrazione comunale, sindaco Nicola Cucullo, e la Provincia, amministrata dal centrodestra con Febbo, con la società Deco srl per ampliare i servizi della discarica di contrada Casoni. «Questi di An sono in perfetta malafede quando si lanciano in proclami di lotta contro cose che loro stessi hanno contribuito a determinare. Si può anche cambiare idea, ma bisogna ammettere pubblicamente le proprie responsabilità», ammonisce la Base alla quale bisogna riconoscere di aver sempre sostenuto una battaglia dura e chiara sulla gestione dei rifiuti, «e non addossarle ad altri per demagogia spicciola. Non abbiamo bisogno di simili alleati che si dimostrano ancora una volta fallaci e poco attendibili: il movimento che si sta creando è un’altra cosa, composto da cittadini che vogliono rivendicare i loro diritti nei confronti di una politica che da decenni li prende in giro con falsi proclami».