Rischio frane nella città. Ampliata la zona rossa a Madonna del Carmine
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Sindaco e assessore incontrano i residenti: «Situazione sotto controllo». Transennata l’area vicina al mercato. Un progetto per via Panoramica
LANCIANO. Le contrade Madonna del Carmine e Sant’Amato che vedono ampliate la zona rossa, a forte rischio idrogeologico, che ingloba la chiesa e le case circostanti per fortuna disabitate; la parte bassa del costone di via Agorai di fronte al mercato coperto ancora transennata per distacchi di arenaria; la progettazione per la messa in sicurezza della parte di via per Frisa sottostante via Panoramica affidata all'ingegnere Nicola Masciarelli per poter avviare al più presto i lavori di consolidamento: sono i fronti del dissesto idrogeologico su cui sta lavorando con urgenza l'amministrazione comunale.
A Madonna del Carmine e Sant’Amato nei giorni scorsi si sono recati il sindaco Filippo Paolini e l’assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba per incontrare i cittadini e presentare il risultato dello studio sulle contrade fatto nell’ambito dello spacchettamento del progetto da 12 milioni di euro redatto dall’Ufficio lavori pubblici per intervenire sul dissesto in centro. Una situazione delicata quella delle contrade che si conosce, visto che a settembre scorso si è registrato anche un crollo nella chiesa di Nostra Signora del Carmelo chiusa dall’arcivescovo Emidio Cipollone il 6 dicembre 2022 dopo un sopralluogo a causa delle crepe presenti nell’edificio per una frana che c’è da anni, che nel 2015 dopo l’alluvione che colpì la città, si è riattivata.
«Abbiamo presentato ai residenti il progetto redatto dal geologo Enrico Lanti e dall’ingegnere Aldo Ciccocioppo per gli interventi da fare», spiega Bomba. «È stata ampliata la zona rossa che comprende in particolare l’area della chiesa e le case vicine, che per fortuna sono disabitate, a Madonna del Carmine e la piazzetta a Sant’Amato. C'è preoccupazione nei residenti ma la situazione è sotto controllo, la frana non intacca il tessuto urbano. Gli interventi saranno lunghi per via dei fondi da reperire ma ogni modo la situazione sarà sempre monitorata».
E sotto controllo è pure il costone di Lancianovecchia, di fronte al mercato coperto di piazza Garibaldi. L’area della strada sottostante, con parcheggi e posti per i banchi del mercato settimanale, è transennata da giorni per il crollo di pezzi di arenaria appesantiti dalla pioggia e dal fatto che alcune radici hanno perso aderenza col terreno. «Dal sopralluogo dei nostri tecnici non emergono pericoli particolari», riprende l’assessore, «ma la zona resta transennata (anche con la pioggia di sabato si sono registrati piccoli distacchi, ndc). Abbiamo fatto una richiesta di intervento all’Ordine del geologi e alla Protezione civile per vedere di far cadere le zolle sabbiose pericolanti e poi mettere delle reti protettive».
Affidati, invece, progettazione esecutiva e direzione dei lavori da 292mila euro per la messa in sicurezza della parte del costone di via Per Frisa, sotto via Panoramica, all'ingegnere Nicola Masciarelli per 29.671,40 euro. «Abbiamo avuto il finanziamento dalla Regione dopo che a novembre gli ultimi sopralluoghi, anche con i tecnici regionali, hanno evidenziato che il costone roccioso ha punti di instabilità e che ha piccoli crolli anche vicino a tre case», spiega Bomba. «Ora ci sarà la progettazione che dovrebbe prevedere la posa di rete di protezione e chiodature con barre d’acciaio, ditali orizzontali legati poi con la struttura in acciaio. È un progetto complesso perché è un’area delicata su cui ci sono case e palazzi e dove in passato ci sono state anche ordinanze di sgombero di locali e autorimesse».