Rocca San Giovanni tra le spiagge più belle del Touring club
Premiato con 4 vele. Il sindaco: commosso ma furioso per la bandiera blu sfumata
ROCCA SAN GIOVANNI. Resta ancora una volta l'unico sul podio in Abruzzo il comune di Rocca San Giovanni, premiato da Legambiente nella guida blu con 4 vele nella classifica delle spiagge più belle, eco sostenibili e pulite. Rocca, già inserito da anni nel club dei Borghi più d'Italia, resta l'unico comune abruzzese ad aver ottenuto le 4 vele nella Guida Blu 2015 stilata dall'associazione ambientalista in collaborazione con Touring club Italia. Un punteggio simile l'hanno avuto spiagge "blasonate" come Noto in Sicilia, Isola del Giglio in Toscana, Pula in Sardegna, Diso in Puglia, Ponza nel Lazio. La valutazione per classificare le migliori località balneari in Italia ha riguardato indicatori come sostenibilità, salvaguardia del paesaggio, servizi offerti nel rispetto dell’ambiente, pulizia del mare, servizi per disabili. «Sono commosso e soddisfatto», dichiara il sindaco di Rocca San Giovanni, Gianni Di Rito, «le vele ottenute premiano un lavoro attento e mirato e che giova all’intero comprensorio della Costa dei Trabocchi. É stato premiato ancora una volta un progetto pluriennale che ci vede impegnati e che pone come primo obiettivo la salvaguardia e la tutela del nostro ambiente. Ringrazio in modo particolare i cittadini, anch'essi protagonisti di questo successo in quanto collaborano per rendere sempre più pulito e accogliente il borgo e tutto il territorio comunale. A questo proposito voglio lanciare un appello affinché, con l’approssimarsi della stagione estiva e con l’arrivo dei flussi turistici, tutti si sentano parte attiva, contribuendo a esaltare la cordialità, la cortesia, la disponibilità e il senso di accoglienza che ci contraddistinguono». Una nota particolarmente amara il sindaco la riserva invece al mancato riconoscimento della Bandiera Blu della Fee, sospesa, dopo che era stata annunciata ufficialmente al comune, a seguito dello scandalo sui depuratori della Sasi, 12 dei quali sono stati sequestrati nelle scorse settimane dalla Procura di Lanciano per "gravissimi reati ambientali" dovuti alla scarsa o del tutto assente manutenzione degli impianti. «Provo ancora rabbia e dispiacere per questa incresciosa vicenda», prosegue Di Rito, «perché non dipesa dalla nostra volontà e dal nostro operato. Per fortuna ci vengono riconosciuti questi altri premi, ma questo accresce ancora di più l'amarezza per la sospensione della Bandiera Blu». Gli impianti di depurazione di Rocca, nelle località Cavalluccio e Vallevò, sono ancora sotto sequestro. Il sindaco ha avviato una battaglia legale nei confronti della Sasi (che gestisce il servizio idrico in 92 comuni della provincia) e inoltrato una corposa richiesta di risarcimento per danni d'immagine. (d.d.l.)