Due lupi avvistati sulla strada a Castel Frentano

LANCIANO

Scatta l’allarme lupi: "Sbranano gli animali e arrivano tra le case"

Parla un allevatore: le mie pecore divorate in pieno giorno. E la Asl conferma: si sono abituati alla presenza dell’uomo

LANCIANO. Bellissimi, dal pelo quasi fulvo, scattanti e allo stesso tempo dotati di un’eleganza innata nei movimenti: i lupi stanno diventando una presenza costante nei territori urbanizzati così come lo sono le loro prede, i cinghiali.

Sono numerose le segnalazioni, l’ultima a Castel Frentano pochi giorni fa, nelle contrade, ma anche sulla costa e in zone abitate. Lupi avvistati spesso in branchi o in solitaria, di notte e ormai anche di giorno, nelle campagne, specialmente attorno ad aie e allevamenti, ma anche lungo le strade e vicini alle case. E si cominciano a contare i danni.

L'ULTIMA RAZZIA

L'ultima razzia è di qualche giorno fa a Castel Frentano. In un'azienda agricola di Crocetta un branco di lupi ha ucciso e divorato sul posto tre pecore e quattro agnelli. «Stanno diventando un fenomeno incontrollabile», racconta l'allevatore che ha subito l'attacco, Antonio Martino, «e quello che è successo al mio gregge è accaduto alle cinque del pomeriggio. Di solito», spiega, «lascio libere le pecore sul mio terreno per un po' per poi riportarle in stalla. Quel giorno sarò stato via un'oretta, ma i lupi mi tenevano d'occhio da giorni, li avevo già visti aggirarsi intorno ai campi. Il tempo di tornare al pascolo e ho scoperto che mancavano diversi capi. Il mattino dopo ho fatto la macabra scoperta: gli animali erano completamente smembrati fino all'osso, impossibile che a fare questo sia stato un lupo solo, devono essere stati almeno in 3-4. Ho fatto denuncia alla Asl e alla Forestale», racconta ancora Martino, «e devo dire che sono molto preoccupato. Oltre al danno della perdita degli animali (per un valore stimato di circa mille euro, ndc), c'è anche quello derivante dal fatto che non posso più portarli fuori, non mi sento sicuro da solo se i lupi sono in branco, nonostante abbia tre cani».

Nei pressi del bocconottificio di Lo Bosco Rosa i lupi sono stati visti almeno tre volte. «Alle quattro del mattino», raccontano dall'azienda, «sono passati proprio dentro il giardino di casa ed erano in 4, ma poi sono stati visti vicino al furgone mentre caricavamo i dolci e alle 21, davanti il cancello, forse attirati dalla nostra cagna in calore».

«Abbiamo segnalato la cosa anche in Comune», raccontano i titolari dell'azienda, «non è normale fare questi incontri ravvicinati, ci sentiamo insicuri anche ad andare a gettare la spazzatura o prendere l'auto per andare al lavoro».

GLI AVVISTAMENTI

Torre Sansone, Sant'Amato, Frisa, Castel Frentano, Sant'Eusanio del Sangro dove qualche mese fa un allevamento di pecore è stato decimato (30 pecore morte), ma anche San Vito, Fossacesia, Rocca San Giovanni e Lanciano. I lupi sono arrivati a frotte a valle.

«La loro presenza è ormai accertata», spiega la dottoressa Bianca Sulpizio del servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Asl, «i lupi seguono le loro prede, i cinghiali, non solo nelle zone incolte e impervie, ma si sono omogeneamente sparsi anche nelle zone costiere e antropizzate. È stato notato che ormai sono abituati al rumore dei trattori, delle auto; contrariamente al passato si sono ormai abituati all'uomo».

I CONSIGLI

«Il lupo continua a non rappresentare una minaccia per l'uomo», interviene il colonnello Tiziana Altea, comandante del gruppo Carabinieri forestali di Chieti, «in letteratura non si registrano casi di aggressione. Capisco che si possa ingenerare una certa apprensione, ma il lupo resta una specie di mammifero elusiva, che ha paura dell'uomo, non bisogna fare terrorismo. La sua presenza è importante nell'ecosistema, anche per il contenimento dei cinghiali», prosegue il colonnello, «segnalarci la sua presenza è una buona pratica, in modo che noi possiamo rappresentare la situazione alla Regione. Inoltre, in caso di avvistamenti o incontri ravvicinati, è bene non sostare, non foraggiarli, non sfidarli e non interagire pensando che siano dei cani. Bisogna rispettare il ruolo che hanno in natura».