Foto d'archivio

TORINO DI SANGRO

Sfruttati nei campi e costretti nel tugurio: imprenditore nei guai per caporalato

E' il titolare di un'azienda agricola dove 4 extracomunitari raccoglievano l'uva: dai successivi accertamenti dei carabinieri sono emerse irregolarità per sanzioni pari a 28mila euro

TORINO DI SANGRO. Sfruttati e sorvegliati sul lavoro, sottopagati, costretti a vivere inel degrado: in queste condizioni i carabinieri hanno trovato 4 cittadini estracomunitari (nigeriani) in un'azienda agricola di Torino di Sangro. In una parola: caporalato. Accuse che hanno portato a denunciare l'imprenditore 53enne alla Procura di Vasto, le cui inziali sono S.L.. Imprenditore, che sempre secondo l'Arma, è rimasto coinvolto nel passato in medesimi comportamenti.

Indagini e controlli dei carabinieri della Compagnia di Ortona e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti. I quattro extracomunitari erano al lavoro a raccogliere l’uva nei campi dell'azienda agricola. Dai successivi accertamenti è emerso che uno era privo anche del permesso di soggiorno. Secondo i militari, S.L. ,pur avendo una propria azienda agricola eapprofittando dello stato di bisogno dei 4 cittadini nigeriani, li avrebbe prelevati quotidianamente e al quindi impiegati nei terreni agricoli . Tre  nigeriani sono risultati domiciliati da tempo in un’abitazione di campagna a Torino di Sangro messa a loro disposizione dal "caporale", le cui condizioni sono apparse fin da subito degradanti con gravi carenze igienico-sanitarie.

A causa delle indampienze rilevate a carico del titolare dell’azienda sono state contestate sanzioni per un totale di circa 28mila mila euro.