Sicurezza nel borgo «Controllo affitti e conta dei residenti»

Sei proposte del centrodestra per contrastare furti e scippi «Chi abita in centro ostaggio di persone che non conoscono»

VASTO. Sos criminalità: la prevenzione in sei mosse. Disoccupazione e disagio sociale stanno generando un sottobosco di illegalità diffusa. Il numero di furti e scippi in città è triplicato. La situazione nel centro storico è diventata difficile.

Il centrodestra interviene con una proposta che individua sei azioni da intraprendere in tutta fretta: ristrutturazione degli immobili, censimento dei residenti, controllo degli affitti, videosorveglianza, vigilanza privata monitoraggio costante dei punti di acquisto dell’oro usato.

«I residenti del centro storico, come descritto dal Centro, si sentono ostaggi di persone che neppure conoscono. La vivibilità di alcuni quartieri è sempre più compromessa. La disoccupazione e il degrado sociale aumentano l’illegalità. Ho assistito personalmente in pieno centro, alle 18, a uno scippo. È stato fatto in mezzo alla gente, con uffici e negozi aperti. E questo la dice lunga», afferma Etelwardo Sigismondi. A condividere le preoccupazioni di Sigismondi sono Massimo Desiati, Nicola Del Prete, Andrea Bischia, Davide D’Alessandro, Massimiliano Montemurro, Manuele Marcovecchio e Guido Giangiacomo. Pdl, Fli, Udc, Progetto per Vasto, Rialzati Abruzzo e Vasto giovani, hanno quindi elaborato un pacchetto di proposte che sarà presentato in consiglio comunale.

«Sarebbe opportuno prevedere sgravi fiscali per convincere i vastesi a tornare nel centro storico. Nell’immediato va avviato un censimento delle case sfitte e uno dei residenti. Occorre controllare la regolarità dei contratti d’affitto e i requisiti igienico-sanitari degli alloggi in locazione. Va dato seguito al protocollo firmato in prefettura denominato “Mille occhi sulla città” che prevede la vigilanza privata, va potenziata l’illuminazione e accesa la videosorveglianza. Sarebbe opportuno aumentare i controlli sul consumo degli alcolici, spesso all’origine di incidenti, risse e aggressioni», chiede la minoranza consiliare.

«Partiamo con una serie di richieste che poi altro non sono che il programma presentato dal sindaco Lapenna in campagna elettorale. Se la proposta dovesse essere bocciata non escludiamo di passare a forme clamorose di protesta», avverte Sigismondi. (p.c.)

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