PROVINCIA CHIETI
Soldi bloccati nel bancomat, non è un guasto. Truffati in quattro
Una molletta blocca la cassa e impedisce la consegna del denaro. In realtà è la tecnica "cash trapping" negli sportelli automatici. I casi segnalati negli uffici postali
CHIETI. Almeno quattro utenti derubati del denaro prelevato al bancomat con la cosiddetta tecnica del “cash trapping”: tanti, negli ultimi giorni, sono i casi segnalati alla polizia in provincia di Chieti, spingendo le forze dell’ordine a lanciare un nuovo allarme su questo tipo di truffa. Una truffa non nuova, ma che sembra stia vivendo una “seconda giovinezza”.
“Cash trapping” in italiano si può tradurre con “intrappolamento dei contanti”: è quello che grossomodo viene fatto dopo che il malfattore infila un piccolo oggetto metallico, una sorta di forchetta, dentro la fessura dalla quale viene fuori il denaro. In questo modo le banconote richieste rimangono intrappolate e, quindi, non possono essere ritirate anche se il video riferisce che l’operazione è stata eseguita regolarmente.
Di solitogli utenti pensano a un guasto tecnico e si allontanano, convinti di poter tornare il giorno successivo nel proprio istituto di credito per segnalare il disservizio. Nel frattempo però a prendere i soldi arriva il truffatore appostato poco lontano. Infatti una delle caratteristiche del “cash trapping” è che la trappola viene messa in atto nelle ore serali o in piena notte, per impedire al malcapitato di reclamare nell’immediato.
È proprio di notte che, in provincia di Chieti, sono stati segnalati i quattro casi recenti, tutti in sportelli automatici degli uffici postali. La sezione operativa per la sicurezza cibernetica della polizia postale e delle comunicazioni di Chieti ha avviato indagini specifiche per individuare i responsabili delle recenti truffe, puntando anche sul fatto che tutti gli sportelli automatici sono muniti di sistemi di videosorveglianza.(a.r.)
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