Spedizione punitiva nella comunità: minori picchiati dai parenti di un 13enne

Gruppo composto da 4 adulti si scaglia contro 2 stranieri che avevano aggredito il loro giovane familiare. Il personale della struttura lancia l’allarme, in tre finiscono in ospedale. Si indaga sui motivi, verso una raffica di denunce
CHIETI. Una spedizione punitiva per vendicare un’aggressione subita dal loro giovanissimo parente. A rendersi protagonisti del raid sono stati i familiari di un tredicenne pescarese che, all’interno di una comunità per minori, era stato picchiato da due ragazzini originari rispettivamente di Tunisia e Repubblica Dominicana. Il gruppo di adulti ha fatto irruzione nella struttura alla porte di Chieti e ha picchiato la coppia di stranieri. Il bilancio è di tre feriti in modo non grave. Ma è solo per pura casualità se le conseguenze non sono state peggiori. Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri: il caso è destinato a finire all’attenzione di due procure, quella teatina e quella per i minorenni dell’Aquila. In base a una prima ricostruzione, tutto è cominciato nella mattinata di sabato scorso. Per cause in corso di accertamento, il tredicenne e un suo amico di Chieti, di tre anni più grande, sono stati presi di mira dal quindicenne nordafricano e dal diciassettenne caraibico.
Subito dopo, il più giovane degli aggrediti è riuscito ad allertare i familiari che, anziché stemperare gli animi, hanno organizzato una vera e propria vendetta. In particolare, la madre, la sorella, il fratello e un secondo giovane si sono precipitati nella comunità. Per introdursi nell’edificio, hanno anche infranto il vetro di una finestra, sembra a colpi di pietra. Subito dopo, hanno aggredito i due giovani stranieri per lavare l’affronto. Il personale in servizio nella struttura ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, considerando la situazione di potenziale pericolo non sono per i ragazzini picchiati ma per tutti gli ospiti. Sul posto sono arrivate due pattuglie dei carabinieri di Chieti.
Gli autori della spedizione punitiva rischiano di finire nei guai, dunque, per i reati di danneggiamento e lesioni personali. Così come potrebbero essere denunciati i due stranieri. Il tredicenne e il suo amico teatino sono stati accompagnati al pronto soccorso di Lanciano, mentre il diciassettenne dominicano è stato medicato al Santissima Annunziata. Sono stati scelti ospedali diversi anche per evitare qualsiasi rischio di un pericoloso secondo round. Una volta dimessi, i tre minori e il tunisino (che ha rifiutato le cure) sono stati trasferiti in altre comunità con l’obiettivo di scongiurare episodi analoghi. Il racconto dei testimoni sarà fondamentale per ricostruire la doppia aggressione.
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