Teatro, parla il direttore: «Gestione trasparente»

Affiancato dal maestro Ettore Pellegrino ma non dai componen ti del Cda Di Martino difende l’attività amministrativa e artistica del Marrucino nel 2012

CHIETI. Uffici riqualificati, nove personal computer acquistati con relativi software, un nuovo portale telematico dedicato, che entrerà in funzione da domani, dove poter comprare on-line i biglietti per gli spettacoli, accessi al teatro regolamentati e dodici lavoratori stabilizzati con un concorso pubblico.

Sono alcune delle attività realizzate dalla Deputazione del Marrucino in poco meno di un anno. A illustrarle, nel corso di una conferenza è il direttore amministrativo del teatro, Cesare Di Martino, affiancato dal direttore artistico Ettore Pellegrino ma non dai membri del consiglio di amministrazione. Di Martino snocciola numeri e illustra le iniziative messe in campo rispondendo alle polemiche sollevate sulla gestione del Marrucino.

«Abbiamo operato nel pieno rispetto della legge e dello statuto della Deputazione oltre che in totale economia. Ci sono persone che lavorano per questa istituzione anche venti ore al giorno» dice Di Martino «pur di riportare in auge un teatro amato e ammirato più fuori Chieti che dagli stessi teatini». Poi affronta il caso concorsi che hanno portato all’assunzione di 12 figure professionali, tra amministrativi e tecnici, con contratti di durata biennale. Proprio sui concorsi del Marrucino pende un ordine del giorno del capogruppo dell’Udc Alessandro Giardinelli che ha chiesto l’annullamento delle assunzioni, a suo dire, falsate da una serie di procedure anomale. Di Martino replica livido di rabbia. «La Deputazione, varata dal Consiglio comunale con delibera numero 41, ha una propria autonomia gestionale. Ovvio che serve del personale per tenere aperto un teatro, quindi in accordo con il Comune e con ratifica del Cda del Marrucino, abbiamo provveduto» ricorda Di Martino «a bandire avvisi pubblici per contrattualizzare dodici persone, il minimo indispensabile. In virtù dell’articolo 11 dello statuto della Deputazione avrei potuto assumere lavoratori a chiamata diretta ma non l’ho fatto come atto di trasparenza amministrativa».

Così sono stati espletati concorsi che si sono avvalsi, precisa Di Martino, di commissari altamente qualificati.

«Le prove si sono tenute a porte aperte e i candidati hanno scelto le buste in cui c’erano le domande del colloquio. Delle dodici persone assunte, sette» precisa il direttore amministrativo «già avevano prestato servizio al Marrucino. La spesa delle assunzioni sarà di circa 183mila euro l’anno con un’incidenza di meno del 20% sul bilancio del 2012 pari a quasi 1 milione di euro tra contributi comunali, regionali e statali».

I costi del teatro, ribadisce Di Martino, non graveranno sul Patto di stabilità del Comune. «Le istituzioni e le aziende speciali che fanno attività sociali o culturali» dice «esulano dalle nuove prescrizioni di legge. Chiariti questi aspetti il direttore amministrativo del Marrucino comunica che le undici persone che hanno lavorato per il teatro, dall’8 novembre al 30 dicembre, sono state pagate con voucher e che, con meno di 4 mila euro, sono stati realizzati lavori di maquillage del teatro e di palazzo Massangioli. Inoltre sono stati triplicati gli abbonamenti della prosa. Non vengono dimenticate, infine, le numerose richieste di pagamento che continuano ad arrivare in teatro dai creditori.

Jari Orsini

©RIPRODUZIONE RISERVATA