Teatro, sul presidente e il Cda cala il sipario
Imminente la Fondazione e per scongiurare altre liti è in arrivo il commissario. Il sindaco, alle prese anche con il rimpasto di giunta, soddisfatto dell'intesa sulle società di servizi. Saranno ripresi un po' di interinali
CHIETI. Teatro Marrucino, finita in un crescendo di successi la Settimana mozartiana, comincia il conto alla rovescia. La gestione del teatro, a parte il grande impegno del direttore Francesco Di Vincenzo, merita un'attenzione particolare soprattutto in vista della Fondazione di lirica e prosa da attuare con la Regione in tempi brevi. E per il presidente e il consiglio d'amministrazione sta per calare il sipario.
Questione di giorni, ma l'arrivo di un commissario sembra ormai inevitabile per mettere fine una volta per tutte al balletto di polemiche che ha sempre caratterizzato i rapporti tra il presidente Giancarlo Zappacosta e il Cda, che più volte ne ha chiesto le dimissioni, e non creare ostacoli alla crezione di una Fondazione, che sappia far convivere lirica e prosa. Il sindaco Francesco Ricci ha annunciato «importanti novità» sul teatro, mantenendo un ovvio riserbo sulla sostanza, nella conferenza stampa indetta per parlare delle ultime novità, con qualche cenno appena alla verifica per il rimpasto di giunta. «Sono molto soddisfatto dell'accordo maturato con i sindacati, che ringrazio», è l'esordio di Ricci sul documento siglato alcune sere fa con i rappresentanti dei lavoratori, ad eccezione di Diccap e Uil. «Il processo di esternalizzazione può ora entrare nel vivo con riflessi positivi anche sulla situazione dei lavoratori interinali, risorsa che questo Comune non può permettersi di perdere». Il sindaco era affiancato dal vice sindaco pro tempore Mirta Sciocchetti, dal coordinatore della sua segreteria Marco Di Gregorio e dai dirigenti Gianfranco Attili e Valerio Cavallucci.
SOCIETA' ESTERNE. «Siamo uno degli ultimi Comuni con più di mille abitanti», dice Ricci, «a mettersi in linea con la normativa nazionale per le questioni acquedottistiche Ato-Aca. Accordo importante come per le altre esternalizzazioni verso la società Teateservizi, che permetterà di assumere anche alcuni interinali. Gli altri, tramite un progetto varato con la Regione, li reintegreremo con contratti a tempo determinato». Su acqua e rifiuti Ricci vede come priorità la definizione degli enti d'ambito, da sottoporre comunque alla massima vigilanza. Trasferimento in “comando” fino a dicembre per il personale del servizio idrico e se nulla cambierà sarà definitivo da gennaio 2008. Per Teateservizi invece è il dipendente a decidere se andare subito e per sempre. Gli altri per sei mesi, rinnovabili, ci andranno su comando dell'ente, rimandando la decisione alla scadenza. Ma il caso di società esterne e interinali ha comunque bloccato la città, con riflessi molto negativi sulla manutenzione: «Siamo stati ingessati dai vincoli di bilancio», ha cercato di difendersi Ricci, «e intervenire senza personale a sufficienza non è stato semplice. Ma ora arriveranno le risposte».
RIFIUTI. Il sindaco annuncia l'incontro alla media Antonelli di domani alle 20, cui parteciperà l'assessore regionale Franco Caramanico. «Questa amministrazione non ha nessuna intenzione di avere un inceneritore a Chieti. Io sono un appassionato di energia e ritengo quella del termovalorizzatore una tecnica obsoleta e inidonea, che noi abbiamo ereditato dal centrodestra ma sia chiaro che saremo in prima linea a difendere gli interessi dei teatini».
Questione di giorni, ma l'arrivo di un commissario sembra ormai inevitabile per mettere fine una volta per tutte al balletto di polemiche che ha sempre caratterizzato i rapporti tra il presidente Giancarlo Zappacosta e il Cda, che più volte ne ha chiesto le dimissioni, e non creare ostacoli alla crezione di una Fondazione, che sappia far convivere lirica e prosa. Il sindaco Francesco Ricci ha annunciato «importanti novità» sul teatro, mantenendo un ovvio riserbo sulla sostanza, nella conferenza stampa indetta per parlare delle ultime novità, con qualche cenno appena alla verifica per il rimpasto di giunta. «Sono molto soddisfatto dell'accordo maturato con i sindacati, che ringrazio», è l'esordio di Ricci sul documento siglato alcune sere fa con i rappresentanti dei lavoratori, ad eccezione di Diccap e Uil. «Il processo di esternalizzazione può ora entrare nel vivo con riflessi positivi anche sulla situazione dei lavoratori interinali, risorsa che questo Comune non può permettersi di perdere». Il sindaco era affiancato dal vice sindaco pro tempore Mirta Sciocchetti, dal coordinatore della sua segreteria Marco Di Gregorio e dai dirigenti Gianfranco Attili e Valerio Cavallucci.
SOCIETA' ESTERNE. «Siamo uno degli ultimi Comuni con più di mille abitanti», dice Ricci, «a mettersi in linea con la normativa nazionale per le questioni acquedottistiche Ato-Aca. Accordo importante come per le altre esternalizzazioni verso la società Teateservizi, che permetterà di assumere anche alcuni interinali. Gli altri, tramite un progetto varato con la Regione, li reintegreremo con contratti a tempo determinato». Su acqua e rifiuti Ricci vede come priorità la definizione degli enti d'ambito, da sottoporre comunque alla massima vigilanza. Trasferimento in “comando” fino a dicembre per il personale del servizio idrico e se nulla cambierà sarà definitivo da gennaio 2008. Per Teateservizi invece è il dipendente a decidere se andare subito e per sempre. Gli altri per sei mesi, rinnovabili, ci andranno su comando dell'ente, rimandando la decisione alla scadenza. Ma il caso di società esterne e interinali ha comunque bloccato la città, con riflessi molto negativi sulla manutenzione: «Siamo stati ingessati dai vincoli di bilancio», ha cercato di difendersi Ricci, «e intervenire senza personale a sufficienza non è stato semplice. Ma ora arriveranno le risposte».
RIFIUTI. Il sindaco annuncia l'incontro alla media Antonelli di domani alle 20, cui parteciperà l'assessore regionale Franco Caramanico. «Questa amministrazione non ha nessuna intenzione di avere un inceneritore a Chieti. Io sono un appassionato di energia e ritengo quella del termovalorizzatore una tecnica obsoleta e inidonea, che noi abbiamo ereditato dal centrodestra ma sia chiaro che saremo in prima linea a difendere gli interessi dei teatini».