Telecamere di sicurezza: fondi dalla Regione
In arrivo 150 mila euro per finanziare parte dell’impianto ormai indispensabile Il progetto prevede l’installazione di 37 apparecchi in 13 punti della città
VASTO. Un’auto rovesciata e privata di un pneumatico, un tentato allarme in un cantiere sulla Circonvallazione istoniense e contestualmente due ladri arrampicati ai cancelli di una villetta messi in fuga dal rientro anticipato dei padroni di casa. È accaduto durante il fine settimana. Qualche giorno prima due misteriosi rapinatori hanno portato via 90 mila euro dall’ufficio postale di Vasto marina. L’eco del crescendo di criminalità a Vasto è arrivato in Regione. La giunta regionale mette a disposizione del Comune 150 mila euro per la videosorveglianza. Non basta a coprire i costi (ne occorrono 480 mila) ma è comunque un grosso aiuto.
«Adesso siamo curiosi di sapere quale altra scusa tira fuori l’amministrazione per bloccare il progetto», dice Marco Di Michele Marisi, responsabile del Movimento giovani. «Già così, con il taglio di impianti annunciato dall’ex assessore alla sicurezza, Mario Olivieri, il sistema di vigilanza è piuttsto scarso, ma che almeno si cominci a fare qualcosa», insiste l’esponente del centrodestra.
Il progetto finanziato dalla Regione prevede l’installazione di 37 telecamere in 13 punti della città. Il progetto precedente prevedeva 81 dispositivi. «È difficile riuscire a proteggere una città di 41 mila abitanti con 13 postazioni. Tuttavia piuttosto che niente va bene così. L’importante è che si cominci», sostiene il gruppo politico Fratelli d’Italia che un mese fa dette vita a una manifestazione per la sicurezza:indossata una maglietta con la scritta “SorvegliAMO Vasto”, raccolsero firme per garantire più sicurezza in città simulando ronde notturne di vigilanza. All’iniziativa aderirono anche i rappresentanti di Progetto per Vasto e del Pdl. Nonostante l’entusiasmo mostrato dai cittadini, il Comune ha bocciato le ronde. «Speriamo che dopo l’aiuto della Regione venga pubblicato il bando per l’affidamento della videosorveglianza», insiste il centrodestra. «Non possiamo vigilare con le ronde, vigiliamo sulle promesse».
Il primo progetto di videosorveglianza fu presentato sette anni fa. Il costo di 600 mila euro scoraggiò parte dell’amministrazione. Un anno fa il piano fu riproposto ma con il 60% di telecamere in meno.
Paola Calvano
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