Università, due milioni per finanziare la ricerca
La d’Annunzio vince i bandi europei e arrivano i fondi: sei progetti in partenza Il rettore: settore potenziato, ecco i risultati. Collegamenti con tre atenei stranieri
CHIETI. Due milioni di euro di fondi europei per attivare 6 progetti grazie al programma comunitario “Erasmus+”. L’università d’Annunzio guidata dal rettore Sergio Caputi ha vinto bandi europei che la metteranno in collegamento con realtà culturali straniere, promuovendo scambi fra docenti e studenti. «Abbiamo potenziato il nostro ufficio di progettazione europea e ora i risultati si vedono», ha detto il rettore presentando l’iniziativa. Insieme a lui c’era anche il direttore generale Giovanni Cucullo, che ha sottolineato come questo tipo di iniziative culturali possano fare da apripista per altri tipi di iniziative a favore del territorio.
I progetti sono stati resi possibili grazie ai due delegati del rettore all’Erasmus, Enrichetta Soccio, e all’internazionalizzazione, Maurizio Bertollo. «La nostra università», dice Soccio, «ha ottenuto risultati molto lusinghieri, grazie anche ai rapporti coltivati nel tempo con le altre università straniere. L’ateneo ha ricevuto finanziamenti per creare mobilità verso tre università dell’Albania, tre atenei del Brasile e una università in Colombia».
Il primo progetto riguarda la geologia planetaria, una delle specializzazioni della d’Annunzio: «Il progetto si chiama Geoplanet», spiega la responsabile Monica Pondrelli, «gli studenti verranno coinvolti in iniziative già attive di missioni planetarie e acquisiranno competenze sia nel campo della scienza delle superfici dei pianeti sia nella pianificazione delle missioni planetarie. Il progetto si svilupperà insieme alle università di Nantes, Coimbra, Porto e Padova».
Poi c’è il progetto Picasp che ha come obiettivo, spiega la referente Oliva Menozzi, «di organizzare corsi per implementare il know how riguardante i beni culturali, anche come volano di turismo culturale e di impresa. L’area di interesse è quella del Mar Caspio e vede 11 partner tra loro collegati con molte università straniere».
Il progetto Seah, coordinato da Maria Pia D’Angelo, prevede invece «la realizzazione di corsi di lingua per l’apprendimento dei linguaggi specialistici dell’architettura e delle costruzioni», spiega la D’Angelo, «i materiali didattici saranno implementati su una piattaforma on line e gratuita per facilitare la mobilità studentesca e la diffusione del patrimonio istituzionale di settore in lingua italiana, francese, tedesca, russa e spagnola».
Poi c’è il bando di “capacity building” vinto dai docenti di Architettura: «Il progetto», spiega il coordinatore Lorenzo Pignatti, «ha lo scopo di migliorare la qualità dell’istruzione superiore nei paesi partner nel campo dell’architettura e dell’ingegneria civile».
I docenti del dipartimento di Farmacia hanno invece vinto un bando per un progetto che ha come obiettivo, spiega il referente Giustino Orlando, «quello di aumentare la qualità e la modernizzazione degli studi di farmacia nelle università pubbliche della Bosnia Herzegovina».
I progetti sono stati resi possibili grazie ai due delegati del rettore all’Erasmus, Enrichetta Soccio, e all’internazionalizzazione, Maurizio Bertollo. «La nostra università», dice Soccio, «ha ottenuto risultati molto lusinghieri, grazie anche ai rapporti coltivati nel tempo con le altre università straniere. L’ateneo ha ricevuto finanziamenti per creare mobilità verso tre università dell’Albania, tre atenei del Brasile e una università in Colombia».
Il primo progetto riguarda la geologia planetaria, una delle specializzazioni della d’Annunzio: «Il progetto si chiama Geoplanet», spiega la responsabile Monica Pondrelli, «gli studenti verranno coinvolti in iniziative già attive di missioni planetarie e acquisiranno competenze sia nel campo della scienza delle superfici dei pianeti sia nella pianificazione delle missioni planetarie. Il progetto si svilupperà insieme alle università di Nantes, Coimbra, Porto e Padova».
Poi c’è il progetto Picasp che ha come obiettivo, spiega la referente Oliva Menozzi, «di organizzare corsi per implementare il know how riguardante i beni culturali, anche come volano di turismo culturale e di impresa. L’area di interesse è quella del Mar Caspio e vede 11 partner tra loro collegati con molte università straniere».
Il progetto Seah, coordinato da Maria Pia D’Angelo, prevede invece «la realizzazione di corsi di lingua per l’apprendimento dei linguaggi specialistici dell’architettura e delle costruzioni», spiega la D’Angelo, «i materiali didattici saranno implementati su una piattaforma on line e gratuita per facilitare la mobilità studentesca e la diffusione del patrimonio istituzionale di settore in lingua italiana, francese, tedesca, russa e spagnola».
Poi c’è il bando di “capacity building” vinto dai docenti di Architettura: «Il progetto», spiega il coordinatore Lorenzo Pignatti, «ha lo scopo di migliorare la qualità dell’istruzione superiore nei paesi partner nel campo dell’architettura e dell’ingegneria civile».
I docenti del dipartimento di Farmacia hanno invece vinto un bando per un progetto che ha come obiettivo, spiega il referente Giustino Orlando, «quello di aumentare la qualità e la modernizzazione degli studi di farmacia nelle università pubbliche della Bosnia Herzegovina».