«Vergognose, chiudete le Villette»
Marino: trasferire subito i pazienti. Chiodi: aiuteremo malati e lavoratori.
CHIETI. Chiudere le strutture di riabilitazione psichiatrica del Gruppo Villa Pini di Chieti. E’ quanto chiede la Commissione d’inchiesta del Senato che ieri ha tenuto in Abruzzo un doppio blitz. Il primo nelle strutture della clinica Villa Serena di Città Sant’Angelo e poi un nuovo sopralluogo, dopo quello del 24 luglio, nei locali della ex Paolucci e Le Villette di Chieti dell’imprenditore teatino Angelini. Nel primo caso la Commissione con il presidente Ignazio Marino e i commissari Lionello Cosentino e Laura Bianconi non hanno rilevato anomalie. Situazione giudicata grave, invece, per le due strutture del Gruppo Villa Pini, per le quali si annuncia la chiusura entro dicembre e il trasferimento di tutti i malati, circa 160, in riabilitazione psichiatrica.
«I pazienti non sono assistiti in maniera degna, e non ci sono i mezzi sufficienti per curarli, inoltre, le cure non sono assicurate secondo gli standard di qualità appropriati», ha esordito Marino durante il vertice tenuto nel pomeriggio a Chieti con il prefettoVincenzo Greco il presidente della giunta regionaleGianni Chiodi, l’assessore Lanfranco Venturoni, il sindaco di Chieti Francesco Ricci e il commissario per la sanità Gino Redigolo Ad attendere Marino e Chiodi c’erano anche i lavoratori del Gruppo Villa Pini da otto mesi senza stipendio che erano in assemblea nella sala del Consiglio provinciale di Chieti. Al termine del vertice in prefettura Ignazio Marino ha riferito che la Commissione ha avuto un impegno di Chiodi al trasferimento dei pazienti.
«Quello che abbiamo ottenuto», ha spiegato il presidente della Commissione d’inchiesta del Senato, «è un risultato importante. Torneremo a Chieti per verificare cosa è stato fatto. Resta però ancora aperto il nodo dei lavoratori di Villa Pini che da mesi non ricevono lo stipendio. E’ un altro punto su cui bisogna intervenire al più presto. E’ di primaria importanza sia rispettare la dignità dei lavoratori che assicurare l’assistenza ai pazienti. E’ una questione di cui continueremo ad occuparci fino a quando non sarà del tutto risolta». Alle 18.30 Marino, Bianconi e Cosentino hanno incontrato i lavoratori. «E’ di primaria importanza sia rispettare la dignità dei lavoratori sia assicurare l’assistenza ai pazienti», ha spiegato il presidente della commissione d’inchiesta.
La senatrice Bianconi ha rivelato che le strutture visitate a Chieti non avevano «nemmeno i requisiti minimi» poi ha elogiato i lavoratori, «grazie per il vostro lavoro, il vostro senso di responsbailità, la vostra dignità. Sono questi i pilastri che ci hanno convinto a essere presenti in Abruzzo e tornare fin quanto non avremo risolto questa vicenda». Non sono mancati gli applausi dei dipendenti della clinica teatina anche a Lionello Cosentino senatore e relatore della Commissione che ha ricordato che «in nessun paese civile ci sono lavoratori senza stipendio da otto mesi». Cosentino ha anche sottolineato che la Commissione del Senato che ha poteri inquirenti sta esaminando le carte dell’inchiesta Sanitopoli inviate dalla procura di Pescara, «con la procura c’è la massima collaborazione e non c’è nessuna sovrapposizione di ruoli.
La nostra iniziativa terminerà con una relazione al Senato». Cosentino si è chiesto fino a che punto la proprietà del Gruppo Villa Pini pensava «che una situazione del genere poteva ancora andare avanti?». Una domanda che ha ottenuto una risposta della platea che ha incalzato Cosentino con un applauso, «al presidente Chiodi abbiamo detto che la Commissione attende una risposta sia sui malati che sulle ipotesi messe in campo per i lavoratori. Noi ve lo promettiamo non vi lasceremo soli fin quando non avremo trovato una soluzione dignitosa per i malati e per i lavoratori».
«I pazienti non sono assistiti in maniera degna, e non ci sono i mezzi sufficienti per curarli, inoltre, le cure non sono assicurate secondo gli standard di qualità appropriati», ha esordito Marino durante il vertice tenuto nel pomeriggio a Chieti con il prefettoVincenzo Greco il presidente della giunta regionaleGianni Chiodi, l’assessore Lanfranco Venturoni, il sindaco di Chieti Francesco Ricci e il commissario per la sanità Gino Redigolo Ad attendere Marino e Chiodi c’erano anche i lavoratori del Gruppo Villa Pini da otto mesi senza stipendio che erano in assemblea nella sala del Consiglio provinciale di Chieti. Al termine del vertice in prefettura Ignazio Marino ha riferito che la Commissione ha avuto un impegno di Chiodi al trasferimento dei pazienti.
«Quello che abbiamo ottenuto», ha spiegato il presidente della Commissione d’inchiesta del Senato, «è un risultato importante. Torneremo a Chieti per verificare cosa è stato fatto. Resta però ancora aperto il nodo dei lavoratori di Villa Pini che da mesi non ricevono lo stipendio. E’ un altro punto su cui bisogna intervenire al più presto. E’ di primaria importanza sia rispettare la dignità dei lavoratori che assicurare l’assistenza ai pazienti. E’ una questione di cui continueremo ad occuparci fino a quando non sarà del tutto risolta». Alle 18.30 Marino, Bianconi e Cosentino hanno incontrato i lavoratori. «E’ di primaria importanza sia rispettare la dignità dei lavoratori sia assicurare l’assistenza ai pazienti», ha spiegato il presidente della commissione d’inchiesta.
La senatrice Bianconi ha rivelato che le strutture visitate a Chieti non avevano «nemmeno i requisiti minimi» poi ha elogiato i lavoratori, «grazie per il vostro lavoro, il vostro senso di responsbailità, la vostra dignità. Sono questi i pilastri che ci hanno convinto a essere presenti in Abruzzo e tornare fin quanto non avremo risolto questa vicenda». Non sono mancati gli applausi dei dipendenti della clinica teatina anche a Lionello Cosentino senatore e relatore della Commissione che ha ricordato che «in nessun paese civile ci sono lavoratori senza stipendio da otto mesi». Cosentino ha anche sottolineato che la Commissione del Senato che ha poteri inquirenti sta esaminando le carte dell’inchiesta Sanitopoli inviate dalla procura di Pescara, «con la procura c’è la massima collaborazione e non c’è nessuna sovrapposizione di ruoli.
La nostra iniziativa terminerà con una relazione al Senato». Cosentino si è chiesto fino a che punto la proprietà del Gruppo Villa Pini pensava «che una situazione del genere poteva ancora andare avanti?». Una domanda che ha ottenuto una risposta della platea che ha incalzato Cosentino con un applauso, «al presidente Chiodi abbiamo detto che la Commissione attende una risposta sia sui malati che sulle ipotesi messe in campo per i lavoratori. Noi ve lo promettiamo non vi lasceremo soli fin quando non avremo trovato una soluzione dignitosa per i malati e per i lavoratori».