IN TRIBUNALE

Villa Pini, bocciato il ricorso di Santa Maria de Criptis

CHIETI. Bocciato il ricorso del policlinico Santa Maria de Criptis contro la decadenza dalla vendita di Villa Pini. Il collegio giudicante presieduto da Camillo Romandini ha respinto tutte le...

CHIETI. Bocciato il ricorso del policlinico Santa Maria de Criptis contro la decadenza dalla vendita di Villa Pini. Il collegio giudicante presieduto da Camillo Romandini ha respinto tutte le motivazioni esposte dall’avvocato Nicola Spinaci. Alla delusione per l’esito negativo si aggiunge il pagamento delle spese legali, che ammontano a svariate migliaia di euro. La società aveva obiettato l’impossibilità di portare a termine l’inventario dal 22 al 30 luglio, giorno in cui era fissata la firma sull’atto di vendita dal notaio Alfredo Pretaroli. Quella mattina, però, nello studio di via Arniense non c’era nessuno: al posto della stipula fu presentato il ricorso. Altro punto cardine del reclamo era la presunta mancata consegna dell’elenco completo dei dipendenti di Villa Pini. Terzo nodo del contendere l’impossibilità, stando a quanto motivato dal difensore di Santa Maria de Criptis, di controllare il cronoprogramma dei lavori di adeguamento della clinica. I giudici hanno respinto le motivazioni del reclamo, confermando di fatto quanto già stabilito dal giudice delegato Nicola Valletta. E accogliendo la tesi degli avvocati della curatela, Carlo Fimiani e Remo Di Giacomo: tutte le informazioni disponibili erano consultabili senza problemi nel data room, il portale online dedicato agli aspiranti acquirenti di Villa Pini. Nel corso dell’udienza di martedì i difensori avevano ribattuto all’avvocato Spinaci che Antonio Di Ianni e soci si erano mossi in ritardo per portare a termine l’inventario, e che in due occasioni tutto il personale era in ferie: circostanze che avrebbero rallentato non poco le procedure per l’acquisto. Pochi giorni dopo la mancata vendita a Santa Maria de Criptis, Villa Pini era stata venduta alla casa di cura Santa Camilla di Roma, che l’ha acquistata ufficialmente dieci giorni fa. Mentre in clinica proseguono i lavori per riavviare l’attività sanitaria e assumere 466 persone fino alla fine del 2014, Santa Maria de Criptis può decidere di ricorrere in Cassazione contro la bocciatura del ricorso, visto che si tratta di un provvedimento di secondo grado. (f.r.)

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