Comunicato Stampa: “Rosa e le sue scelte” un viaggio tra illusioni e realtà nel labirinto delle emozioni

“Rosa e le sue scelte” , pubblicato dal Gruppo Albatros il Filo , immerge il lettore in un’atmosfera sospesa tra realtà e percezione, tra il quotidiano e l’invisibile. La narrazione è costruita con grande sensibilità, capace di restituire con precisione le sfumature emotive che attraversano i personaggi. La protagonista si muove in un mondo fatto di dettagli, di piccoli gesti e di pensieri che si intrecciano con il fluire del tempo, creando un tessuto narrativo in cui il vissuto interiore diventa parte essenziale della realtà esterna .
Elena Bernard riesce con raffinatezza a esplorare il confine tra sogno e verità , mostrando come la memoria, i desideri e le illusioni possano sovrapporsi agli eventi reali. La scrittura dell’autrice si distingue per il suo carattere evocativo, capace di trasformare anche le scene più quotidiane in frammenti di poesia. Il lettore si ritrova a seguire la protagonista nei suoi pensieri, nelle sue paure e nelle sue speranze, condividendo con lei una ricerca che non ha mai una risposta definitiva.
Uno degli elementi che contraddistingue maggiormente l’opera è il rapporto tra la protagonista e il tempo . La narrazione gioca con la percezione temporale, alternando momenti in cui il tempo sembra dilatarsi, come in una sospensione quasi onirica, ad altri in cui gli eventi si susseguono con rapidità e urgenza. Questo andamento irregolare riflette il modo in cui la protagonista vive il suo presente, sempre in bilico tra il ricordo e l’attesa di qualcosa che potrebbe accadere o che forse è già stato.
La costruzione dello spazio narrativo è altrettanto significativa. Gli ambienti descritti dall’autrice non sono mai semplici sfondi, ma diventano specchi delle emozioni dei personaggi. Le stanze, le strade, gli oggetti che popolano il mondo della protagonista assumono un valore simbolico, arricchendo la narrazione di significati nascosti. Ogni elemento sembra avere una sua voce, una sua storia da raccontare, contribuendo a creare un senso di intimità e profondità che avvolge il lettore.
L’opera di Elena Bernard si distingue per la sua capacità di trasformare il quotidiano in una dimensione più ampia, in cui le emozioni si intrecciano con i luoghi e i ricordi diventano parte della realtà. La protagonista non è solo un personaggio, ma un riflesso delle inquietudini e delle speranze che attraversano ogni individuo. La sua ricerca non è fatta di grandi eventi, ma di momenti impercettibili , di pensieri fugaci che rivelano la complessità dell’animo umano.
La dimensione interiore gioca un ruolo essenziale: ciò che avviene dentro di lei ha la stessa importanza di ciò che accade all’esterno. L’autrice esplora con profondità la psicologia della protagonista, restituendone ogni sfumatura con una scrittura elegante e attenta. Il lettore si trova così immerso in un universo fatto di parole che evocano immagini potenti, capaci di rendere tangibili anche le emozioni più ineffabili.
Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è il suo ritmo narrativo , che non segue una linearità convenzionale, ma si sviluppa attraverso un’alternanza di accelerazioni e pause, proprio come avviene nella mente di chi riflette, ricorda e sogna. Questo effetto è accentuato dalla scelta stilistica dell’autrice, che utilizza una prosa ricca di suggestioni, capace di rendere ogni frase il frammento di un quadro più ampio.
Il tema della memoria è centrale nel romanzo: il passato non è mai davvero concluso, ma continua a emergere, influenzando le scelte della protagonista e il suo modo di percepire il presente. Le esperienze vissute tornano sotto forma di immagini, di sensazioni improvvise, quasi fossero impronte lasciate sulla pelle del tempo. L’autrice riesce a rendere questa presenza costante del passato con una scrittura che oscilla tra lucidità e delicatezza, permettendo al lettore di sentire il peso dei ricordi senza mai renderli opprimenti: la protagonista si muove in un percorso che sembra svolgersi sulla linea di confine tra il reale e l’immaginario , tra la concretezza della vita quotidiana e la dimensione più impalpabile delle sensazioni e dei pensieri.
L’evoluzione della protagonista avviene in modo sottile e graduale. Non ci sono rotture nette, ma una trasformazione che si sviluppa attraverso piccoli dettagli, attraverso scelte che, a prima vista, potrebbero sembrare insignificanti, ma che in realtà segnano il suo percorso. La sua crescita è interiore, non spettacolare, e proprio per questo appare autentica.
L’emotività del testo è sempre controllata e mai eccessiva, il che rende ancora più potenti i momenti di maggiore intensità. L’autrice evita qualsiasi forma di sentimentalismo facile, preferendo un approccio più sottile, in cui le emozioni emergono in modo naturale , senza essere enfatizzate artificialmente, veicolate dal linguaggio evocativo di Elena Bernard, in cui ogni parola è calibrata per suscitare un’impressione precisa. La prosa non è mai ridondante, ma essenziale, capace di creare immagini vivide con poche frasi ben scelte. Ciò che colpisce è la sincerità con cui vengono raccontati i sentimenti, la capacità di rendere credibili anche le sfumature più difficili da esprimere. Inoltre, l’autrice sa quando soffermarsi sulle emozioni e quando lasciare che siano gli eventi a parlare, modulando il ritmo con precisione. Questa alternanza proietta il lettore in una storia che evolve costantemente, senza mai dare la sensazione di staticità. La scrittura si adatta ai momenti più intimi con una delicatezza che sfiora la poesia, mentre nei passaggi più intensi diventa più incisiva, più tagliente, sottolineando il carico emotivo della vicenda.
Anche la città in cui si muove la protagonista assume un valore simbolico. Non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio specchio delle sue emozioni. Le strade, le luci, le ombre che si allungano sui muri sembrano riflettere il suo stato d’animo, amplificandone le sensazioni. La scrittura dell’autrice è capace di rendere la città viva, quasi un personaggio a sé stante, con i suoi ritmi e le sue atmosfere mutevoli, che aggiungono un ulteriore livello di profondità all’opera. Gli oggetti, i paesaggi, persino i silenzi diventano elementi carichi di significato, in grado di suggerire molto più di quanto venga esplicitamente detto.
Il romanzo non offre risposte definitive, né chiusure nette. Il finale lascia spazio all’interpretazione, permettendo al lettore di continuare a riflettere anche dopo aver girato l’ultima pagina. Questo approccio conferisce all’opera un senso di profondità e autenticità , facendo emergere la bellezza di una storia che non ha bisogno di grandi eventi per emozionare, ma che trova la sua forza nella sottigliezza delle emozioni e nella precisione della scrittura.
La lettura di questo romanzo è un’esperienza che va oltre la semplice trama: è un’immersione nelle pieghe dell’animo umano, una riflessione sulla memoria, sui desideri e sulla percezione del mondo. Elena Bernard regala ai suoi lettori un’opera raffinata e intensa, capace di lasciare un segno profondo e di risuonare a lungo nella mente e nel cuore.
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