“Giuditta e Oloferne”, mostra lampo

8 Marzo 2019

A Teramo per 10 giorni il dipinto attribuito a Orazio Gentileschi, padre di Artemisia

TERAMO. Il dipinto “Giuditta e Oloferne” della romana collezione Lemme è da ieri in mostra per dieci giorni a Teramo a Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas.
L’opera, datata 1602 circa, è attribuibile secondo suggestive ipotesi alla mano del pittore barocco romano Orazio Gentileschi, padre della ben più nota Artemisia. La tela con la celebre eroina biblica che si vendica dell’invasore Oloferne decapitandolo viene esposta al pubblico grazie alla collaborazione tra Commissione pari opportunità della Provincia di Teramo, Fondazione Tercas e Università San Raffaele di Roma coi suoi docenti, gli storici dell’arte Paola Di Felice, Rosalinda Inglisa, Claudio Strinati. E naturalmente grazie alla disponibilità del collezionista e mecenate Fabrizio Lemme, che ha acquisito l’opera nel 1981. L’idea di portare a Teramo il dipinto si deve alla teramana Di Felice, per un trentennio direttrice del Polo museale cittadino, che ha incontrato l’appoggio di altre due signore, la presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore e la presidente della Cpo Tania Bonnici Castelli. Le protagoniste dell’operazione culturale hanno partecipato ieri sera all’inaugurazione dell’esposizione insieme all’avvocato Lemme e al professor Strinati, soprintendente del Polo museale romano dal 1991 al 2001, che ha tenuto la lectio magistralis “Giuditta: eroina o assassina senza scrupoli?”, riflettendo anche sull'attribuzione del quadro. Non casuale la scelta di esporre l’opera per la Festa della donna: il tema della decapitazione del violento Oloferne da parte della fiera Giuditta è stato eletto dal Femminismo a simbolo di ribellione e liberazione della donna. E la stessa Artemisia (troppo giovane, era nata nel 1593, per aver dipinto il quadro ospitato a Teramo) frequentò il soggetto più volte, sublimando sulla tela la vendetta contro il suo violentatore, il pittore Agostino Tassi. Orari di apertura al pubblico: oggi 8.30-13.30, domani 16-19, lunedì 11 e martedì 12 marzo 8.30-13.30 e 15-18, mercoledì 8.30-13.30, giovedì 14 dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18, venerdì 8.30-13.30, sabato 16 e domenica 17 (ultimo giorno) dalle ore 16 alle 19. Ingresso libero. (afu)
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