Tra Tolstoj e Wenders ecco “Il cielo sopra la notte” sul palco del Teatro Immediato
Un angelo vola sull’umanità perduta nello spettacolo in quattro repliche con Oliva, anche alla regia, Budini e il violoncellista Pierluigi Ruggiero
PESCARA. Un testo sospeso tra Tolstoj e Wenders che vola sull’umanità dilaniata dalle guerre e dalle loro atrocità. La prima parte della stagione teatrale del Teatro Immediato, diretto da Edoardo Oliva, si conclude con quattro repliche di “Il cielo sopra la notte” del drammaturgo pescarese Roberto Melchiorre. Oggi l’ultima replica, alle 18. Sul palco di via Pietro Nenni in questi quattro giorni va in scena il volo di un angelo sull’umanità perduta, su questo mondo percosso da conflitti e crudeltà, in una pièce che si ispira a una frase del celebre scrittore russo Lev Tolstoj e che nel titolo parafrasa “Il cielo sopra Berlino”, pellicola cult del regista tedesco Wim Wenders. Si presenta come un testo di straordinaria attualità quello di Melchiorre, una riflessione non solo sui drammi del nostro tempo, ma anche sull’uomo e sulla natura umana.
«Tutto nasce», spiega infatti l’autore, «da una frase di Tolstoj: “Verrà distrutto il male fuori di noi, solamente quando lo avremo distrutto in noi”. È un’affermazione del grande scrittore russo, oltre all’esigenza di confrontarmi con gli orrori che caratterizzano questi temi, che mi ha spinto a scrivere “Il cielo sopra la notte”, titolo che parafrasa volutamente quello del film di Wenders. Un angelo vola sulla terra alla ricerca dell’umanità perduta: sorvola Auschwitz, Israele, Gaza, l’Ucraina, il Sud Sudan, la Siria, l’Afghanistan. La sua disperata ricerca», continua Melchiorre, «parla la lingua della poesia, le risposte che ha dalla terra sono quelle della cronaca più realistica e dura, senza concedere nulla alla retorica e all’ideologia, sempre in agguato quando si affrontano certi argomenti, soprattutto in stagioni in cui pare davvero di vivere la notte della ragione, una cupa oscurità della mente che ha risvegliato i mostri della disumanità, forse mai completamente sopiti».
“Il cielo sopra la notte” è uno degli otto testi contenuti in “Teatro”, volume appena pubblicato da Ianieri con la drammaturgia di Melchiorre, con prefazione del critico teatrale Tommaso Chimenti. Una raccolta di testi che esplorano il sottosuolo della condizione umana, spesso attraverso un linguaggio che ricorre alla poesia, per affrontare con intensità e crudezza i grandi temi dell’esistenza: dal dolore alla ricerca della salvezza, dall’orrore che l’essere umano può generare, fino alla speranza come indispensabile orizzonte. “Teatro” è una raccolta di testi sì destinati alla rappresentazione scenica, ma che possono allo stesso tempo essere fruiti come singole narrazioni destinate alla lettura e alla riflessione.
Lo spettacolo di Melchiorre vede in scena Oliva, che cura anche la regia, Ezio Budini e il violoncellista Pierluigi Ruggiero, musicista di fama internazionale che ha suonato e diretto in tutto il mondo. La scenografia è firmata da Francesco Vitelli, le esecuzioni al pianoforte sono di Cristiana Arena, il montaggio video di Daniele Campea, le registrazioni audio di Globster, luci e fonica di Fabrizio Paluzzi e le foto di scena di Carlo Pavone. Prenotazioni al 351/5466681. La stagione dell’Immediato continua poi, dal 16 febbraio, con 10 appuntamenti di cinema, teatro, musica e danza.
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