La salma di Emanuele Anzini nella camera ardente

SULMONA

"A che servono le parole? Ti hanno strappato via da me, ciao pa' "

Il messaggio della figlia Sara su facebook nel giorno dei funerali solenni del carabiniere Emanuele Anzini. Camera ardente a Santa Maria Ausiliatrice, città in lutto  

SULMONA. Da questa notte la salma dell’appuntato scelto Emanuele Anzini è arrivata a Sulmona (L'Aquila), scortata dai carabinieri. Ad attenderla c’erano i familiari, la madre, la sorella e la figlia. “A che servono le parole? Ti hanno strappato via da me, ciao pa’”, ha scritto la figlia Sara 19enne, sulla sua pagina Facebook.

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Nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice è stata allestita la camera ardente e subito è cominciato il pellegrinaggio di amici e semplici conoscenti che hanno voluto rendere omaggio al carabiniere, vittima di un gravissimo incidente mentre era in servizio a un posto di blocco. In mattinata, sono arrivati in città anche alti ufficiali dell’Arma dei carabinieri. Tra i primi il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Nazareno Santantonio. In tarda mattinata è atteso l’arrivo di altri alti ufficiali dell’Arma tra i quali il comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri. Ai funerali di Stato, nella cattedrale di San Panfilo, che inizieranno alle 15 in punto, sarà presente anche il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo.

Al cordoglio della città di Sulmona, con l'amministrazione comunale che ha decretato il lutto cittadino, si è unita anche la cittadinanza di Tagliacozzo (L'Aquila). Emanuele Anzini era originario di Poggio Filippo di Tagliacozzo. Il papà Eugenio, mancato prematuramente nel 1991, si era trasferito a Sulmona con la moglie Eleonora Pendenza, anch’essa di Poggio Filippo. “A nome della Città di Tagliacozzo", ha detto il sindaco Vincemnzo Giovagnorio,  "dell’amministrazione comunale e mio personale esprimo i sentimenti di profondo cordoglio e di affettuosa vicinanza ai familiari dell’appuntato dei carabinieri Emanuele Anzini. Sono rimasto molto colpito dalla notizia data dagli organi di informazione, e ancor più sono stato colto da emozione quando ho appreso delle origini tagliacozzane di Emanuele e del fatto che avesse prestato servizio per due anni nella nostra compagnia dei carabinieri. Ho parlato telefonicamente con lo zio Costanzo, che risiede a Poggio Filippo, e mi ha raccontato la storia del fratello Eugenio, il papà di Emanuele, trasferitosi a Sulmona e morto anch’egli giovane, all’età di 51 anni. Ho chiesto di salutare a nome di  tutta la comunità di Tagliacozzo la compagna dell’appuntato e la figliola di 19 anni”.

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