Addio all’attore Fracassi Una vita per il teatro
Si è spento a 61 anni a causa di una malattia, dopo il sisma si era trasferito a Lanciano Fondò con la moglie la compagnia “Il Piccolo resto”. Collaborò con Polanski e Bene
L’AQUILA. Una vita dedicata al teatro, la sua grande passione. A 61 anni, una malattia si è portato via Daniele Fracassi, attore e regista teatrale aquilano, fondatore, insieme alla moglie Eva Martelli, della compagnia “Il Piccolo Resto”. Fracassi dopo il terremoto si era trasferito a Lanciano, dove aveva spostato anche la scuola di teatro “Il Lavatoio”, ospitata prima del 2009 in via dei Giardini, nel centro storico della città. Ed è proprio nell’ospedale di Lanciano che ieri si è spento l’attore. I funerali saranno celebrati oggi alle 15,30 nella chiesa parrocchiale di Cristo Re.
Tanti i post commossi lasciati su Facebook da amici e conoscenti: Fracassi era molto conosciuto, per la sua attività e per le tante iniziative culturali a cui aveva dato vita dal 2002, quando aveva fondato con la moglie la compagnia teatrale “Il Piccolo Resto”. Ma il suo nome era noto anche a livello nazionale: attore e regista di lunga esperienza, Fracassi aveva lavorato con numerosi teatri stabili, collaborando con le più importanti compagnie italiane e anche con registi di fama internazionale. Da ricordare, in qualità di attore, la sua partecipazione allo spettacolo “Amadeus” di Peter Shaffer, con la regia di Roman Polanski. Tra le collaborazioni più riuscite, quella con Carmelo Bene. Tanti gli spettacoli prodotti insieme alla moglie Eva Martelli e tanti gli allievi che hanno frequentato i corsi e i seminari dello spazio teatrale di via dei Giardini. Tra loro, Stefano Moretti, attore aquilano di 28 anni, diventato un volto caro ai telespettatori della seguitissima “Un posto al sole” di Raitre, dove interpreta Dj Scheggia: «A Eva e Daniele», aveva raccontato Moretti qualche tempo fa, «va il merito di aver lavorato per primi a sgrossare una passione e trasformarla in un mestiere. Li ho conosciuti all’Aquila nel 2005 al Piccolo Resto, dove avevano portato un approccio di alto profilo al lavoro di attore».
La senatrice Pd Stefania Pezzopane lo ricorda come «un amico carissimo, una persona di straordinaria intelligenza e creatività. Bravo e sensibile. Ironico e divertente, ma anche fragile e attento alle tragedie dei nostri tempi. Lo ricordo in tante occasioni, persino a frequentare insieme un corso di mimo portato avanti da Antonio Massena. Eravamo davvero dei ragazzi, pieni di entusiasmo. Per lui il teatro e lo spettacolo diventò una scelta di vita portato avanti tra mille difficoltà, ma sempre con grande dignità. Con lui e con sua moglie Eva abbiamo fatto belle cose insieme, specie prima del terremoto con il loro spazio faticosamente conquistato e poi perduto. Con la sua morte perdiamo un attore di talento, una persona preziosa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Tanti i post commossi lasciati su Facebook da amici e conoscenti: Fracassi era molto conosciuto, per la sua attività e per le tante iniziative culturali a cui aveva dato vita dal 2002, quando aveva fondato con la moglie la compagnia teatrale “Il Piccolo Resto”. Ma il suo nome era noto anche a livello nazionale: attore e regista di lunga esperienza, Fracassi aveva lavorato con numerosi teatri stabili, collaborando con le più importanti compagnie italiane e anche con registi di fama internazionale. Da ricordare, in qualità di attore, la sua partecipazione allo spettacolo “Amadeus” di Peter Shaffer, con la regia di Roman Polanski. Tra le collaborazioni più riuscite, quella con Carmelo Bene. Tanti gli spettacoli prodotti insieme alla moglie Eva Martelli e tanti gli allievi che hanno frequentato i corsi e i seminari dello spazio teatrale di via dei Giardini. Tra loro, Stefano Moretti, attore aquilano di 28 anni, diventato un volto caro ai telespettatori della seguitissima “Un posto al sole” di Raitre, dove interpreta Dj Scheggia: «A Eva e Daniele», aveva raccontato Moretti qualche tempo fa, «va il merito di aver lavorato per primi a sgrossare una passione e trasformarla in un mestiere. Li ho conosciuti all’Aquila nel 2005 al Piccolo Resto, dove avevano portato un approccio di alto profilo al lavoro di attore».
La senatrice Pd Stefania Pezzopane lo ricorda come «un amico carissimo, una persona di straordinaria intelligenza e creatività. Bravo e sensibile. Ironico e divertente, ma anche fragile e attento alle tragedie dei nostri tempi. Lo ricordo in tante occasioni, persino a frequentare insieme un corso di mimo portato avanti da Antonio Massena. Eravamo davvero dei ragazzi, pieni di entusiasmo. Per lui il teatro e lo spettacolo diventò una scelta di vita portato avanti tra mille difficoltà, ma sempre con grande dignità. Con lui e con sua moglie Eva abbiamo fatto belle cose insieme, specie prima del terremoto con il loro spazio faticosamente conquistato e poi perduto. Con la sua morte perdiamo un attore di talento, una persona preziosa».
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