Addio allo storico barista Pitone «Un amico sempre sorridente»
L’AQUILA. Aquilano doc («de Fontesecca», come amava ripetere), con il cuore diviso a metà tra il rossoblù dell’Aquila e il bianconero della Juve. Luciano Pitone, per tutti Pito’, storico barista e...
L’AQUILA. Aquilano doc («de Fontesecca», come amava ripetere), con il cuore diviso a metà tra il rossoblù dell’Aquila e il bianconero della Juve. Luciano Pitone, per tutti Pito’, storico barista e presenza fissa allo stadio, si è spento ieri in ospedale, all’età di 78 anni, dopo un ricovero. Lascia la moglie Anna Marulli e i figli Fabiana, Daniele e Claudia.
Una vita, la sua, trascorsa – sempre col sorriso sulle labbra – tra il bancone del bar, lo stadio e la famiglia, con una spiccata passione per il karaoke. E proprio durante una serata in allegria, come quelle che piacevano tanto a lui, nello scorso novembre, le prime avvisaglie di un malore dal quale ha cercato di riprendersi in tutti i modi, ma che non gli ha lasciato scampo. Era nato il 25 aprile del 1945. Il 20 novembre 1963 aprì a Fontesecco, anzi «all’ultimo numero civico di via Sallustio, il 119», come scandiva Luciano, il suo “L’Aquila Bar”, che, nel 1986, fu trasferito in viale della Croce Rossa, punto di riferimento per calciatori e sportivi rossoblù. Nel 2013 la meritata pensione. Un anno fa il riconoscimento dell’Aquila di diamante per i 50 anni di attività col titolo di “maestro del commercio”. Tra i tantissimi messaggi di cordoglio ai familiari quello della società rossoblù. «L’Aquila 1927 piange la scomparsa di Luciano, storico tifoso rossoblù, innamorato dei nostri colori. Un grandissimo abbraccio da tutti noi alla sua famiglia, certi che anche da lassù continuerà a fare il tifo per noi». Oggi alle 15 l’addio nella chiesa del cimitero.(e.n.)
Una vita, la sua, trascorsa – sempre col sorriso sulle labbra – tra il bancone del bar, lo stadio e la famiglia, con una spiccata passione per il karaoke. E proprio durante una serata in allegria, come quelle che piacevano tanto a lui, nello scorso novembre, le prime avvisaglie di un malore dal quale ha cercato di riprendersi in tutti i modi, ma che non gli ha lasciato scampo. Era nato il 25 aprile del 1945. Il 20 novembre 1963 aprì a Fontesecco, anzi «all’ultimo numero civico di via Sallustio, il 119», come scandiva Luciano, il suo “L’Aquila Bar”, che, nel 1986, fu trasferito in viale della Croce Rossa, punto di riferimento per calciatori e sportivi rossoblù. Nel 2013 la meritata pensione. Un anno fa il riconoscimento dell’Aquila di diamante per i 50 anni di attività col titolo di “maestro del commercio”. Tra i tantissimi messaggi di cordoglio ai familiari quello della società rossoblù. «L’Aquila 1927 piange la scomparsa di Luciano, storico tifoso rossoblù, innamorato dei nostri colori. Un grandissimo abbraccio da tutti noi alla sua famiglia, certi che anche da lassù continuerà a fare il tifo per noi». Oggi alle 15 l’addio nella chiesa del cimitero.(e.n.)