ORICOLA
Altre assunzioni alla Coca-Cola: «20 milioni e 50 posti di lavoro»
Prevista una nuova linea di produzione di lattine e un magazzino per lo stoccaggio. L’azienda, anche attraverso l’indotto, ha circa 1.400 occupati: l’obiettivo è l’incremento del 25%
ORICOLA. La Coca-Cola in Abruzzo ha un valore di 46 milioni di euro e un impatto occupazionale di 1.400 persone. E presto saranno assunti 50 nuovi addetti grazie a un investimento di 20 milioni di euro. A fare un quadro della situazione è stata la Sda Bocconi School of Management che ha studiato l’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia con un focus specifico sull’Abruzzo. L’azienda, secondo la ricerca, crea direttamente, e attraverso il suo indotto, 1.384 posti di lavoro e ha un forte legame che la lega al contesto regionale abruzzese, in particolare attraverso la rete di fornitori, che rappresentano il 26% da medie imprese, il 47% da piccole imprese e il 26% da micro imprese. «Le evidenze che emergono dalla ricerca ribadiscono l’importanza dello stabilimento di Oricola, tra i primi siti produttivi in Italia a utilizzare Pet 100% riciclabile e tra i primi a utilizzare Pet 100% riciclato», ha spiegato Giangiacomo Pierini, direttore affari societari e sostenibilità di Coca-Cola Hbc Italia, «una fabbrica all’avanguardia che rappresenta un polo d’eccellenza tecnologica e di sostenibilità capace di generare importanti ricadute positive per l’intera regione su cui stiamo investendo per implementare la prima linea di produzione di lattine. Siamo orgogliosi di continuare a rappresentare un valore e una risorsa per l’economia del territorio e per l’intera comunità locale». Proprio allo stabilimento di Oricola Coca-Cola ha deciso di destinare 20 milioni di euro che sarà utilizzato all’implementazione di nuova linea di produzione di lattine, la prima nella storia dello stabilimento. E sarà possibile anche la costruzione di una nuova sala per la preparazione dei concentrati e di un nuovo magazzino di oltre 3.000 metri quadrati dedicato allo stoccaggio delle materie prime.
«Oltre a rafforzare e differenziare la capacità produttiva dello stabilimento», hanno precisato dall’azienda, «ciò garantirà oltre 50 nuovi posti di lavoro (escluso l’indotto) e contribuirà, sempre in un’ottica di sostenibilità, a minimizzare i consumi della fabbrica con la diminuzione di oltre il 25% dell’intensità energetica per imbottigliare un litro di bevanda».
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