Arrivano i soldi per le case
Ricostruzione, così saranno ripartiti i 4 miliardi
L’AQUILA. Questa volta i soldi sono veri, anche se verranno versati a rate nel corso degli anni sulla base delle richieste del commissario delegato, che risponde al nome di Gianni Chiodi, presidente della regione. Come anticipato ieri dal “Centro” le due novità contenute nella deliberazione del Cipe pubblicata il 19 ottobre in Gazzetta sono proprio queste: la quantificazione dei fondi e il destinatario.
Nel decreto Abruzzo si indicava una cifra tra i 2 e i 4 miliardi quella da corrispondere per la ricostruzione nei comuni colpiti dal terremoto. Il Cipe ha deliberato quasi il massimo della somma prevista: 3 miliardi 955 milioni. Nella delibera non si dice in quanti anni saranno elargiti i soldi, ma i fondi sono quelli del Fas 2007/2013 e dunque non si dovrebbe andare molto oltre quella data.
Il ruolo di Chiodi, come commissario delegato (nel documento del Cipe non si fa più riferimento alla Protezione civile) sarà quello di comunicare al governo anno dopo anno il fabbisogno necessario che poi individuerà le somme da assegnare «su base pluriennale». Inoltre dal 1º gennaio 2010 Chiodi inizierà il lavoro di monitoraggio della spesa e degli interventi, per il quale si servirà del Nucleo di valutazione istituito nell’ambito del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della presidenza del consiglio.
A cosa serviranno questi soldi? La delibera indica come capitoli di spesa quelli già stabiliti dal decreto Abruzzo: innanzitutto la copertura integrale delle spese per la riparazione o la ricostruzione dell’abitazione principale danneggiata dal terremoto. Sono previsti poi contributi fino all’80% e per un importo non superiore a 80mila euro per la copertura parziale delle spese di riparazione di immobili diversi da quelli abitativi e di immobili ad uso non abitativo danneggiati dal sisma. Per la riparazione dei danni di lieve entità sono previsti fondi fino a 10.000 euro per le abitazioni principali. Ci sono poi indennizzi a favore delle attività produttive e sociali e fondi destinati all’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per chi fa il pendolare tra la costa e i comuni del cratere. Infine all’Agenzia delle entrate vengono destinati 1milione 100mila euro per la locazione in strutture prefabbricate nel biennio 2009-2010.
Nel dare l’annuncio della deliberazione la Regione ha ricordato anche che ai fondi Fas vanno aggiunti anche i 410 milioni del Fondo infrastrutture e i 226 milioni del Fondo per l’edilizia scolastica. Per Chiodi si tratta di «un passo fondamentale per il quale abbiamo lavorato nelle ultime settimane intensamente con il governo nazionale. Con questa assegnazione possiamo cominciare ad attuare quella che tutti ormai chiamano “fase 2” che interesserà il processo di ricostruzione vero e proprio».
Nel decreto Abruzzo si indicava una cifra tra i 2 e i 4 miliardi quella da corrispondere per la ricostruzione nei comuni colpiti dal terremoto. Il Cipe ha deliberato quasi il massimo della somma prevista: 3 miliardi 955 milioni. Nella delibera non si dice in quanti anni saranno elargiti i soldi, ma i fondi sono quelli del Fas 2007/2013 e dunque non si dovrebbe andare molto oltre quella data.
Il ruolo di Chiodi, come commissario delegato (nel documento del Cipe non si fa più riferimento alla Protezione civile) sarà quello di comunicare al governo anno dopo anno il fabbisogno necessario che poi individuerà le somme da assegnare «su base pluriennale». Inoltre dal 1º gennaio 2010 Chiodi inizierà il lavoro di monitoraggio della spesa e degli interventi, per il quale si servirà del Nucleo di valutazione istituito nell’ambito del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della presidenza del consiglio.
A cosa serviranno questi soldi? La delibera indica come capitoli di spesa quelli già stabiliti dal decreto Abruzzo: innanzitutto la copertura integrale delle spese per la riparazione o la ricostruzione dell’abitazione principale danneggiata dal terremoto. Sono previsti poi contributi fino all’80% e per un importo non superiore a 80mila euro per la copertura parziale delle spese di riparazione di immobili diversi da quelli abitativi e di immobili ad uso non abitativo danneggiati dal sisma. Per la riparazione dei danni di lieve entità sono previsti fondi fino a 10.000 euro per le abitazioni principali. Ci sono poi indennizzi a favore delle attività produttive e sociali e fondi destinati all’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per chi fa il pendolare tra la costa e i comuni del cratere. Infine all’Agenzia delle entrate vengono destinati 1milione 100mila euro per la locazione in strutture prefabbricate nel biennio 2009-2010.
Nel dare l’annuncio della deliberazione la Regione ha ricordato anche che ai fondi Fas vanno aggiunti anche i 410 milioni del Fondo infrastrutture e i 226 milioni del Fondo per l’edilizia scolastica. Per Chiodi si tratta di «un passo fondamentale per il quale abbiamo lavorato nelle ultime settimane intensamente con il governo nazionale. Con questa assegnazione possiamo cominciare ad attuare quella che tutti ormai chiamano “fase 2” che interesserà il processo di ricostruzione vero e proprio».