Carne sospetta tolta dalle mense
Ispezioni dei Nas dopo le segnalazioni dei capi campo delle tendopoli.
L’AQUILA. I controlli preventivi dei Nas hanno impedito che arrivassero cibi scaduti o avariati nelle mense delle tendopoli. Alcuni giorni fa, infatti, sono stati portati via carne e dello scatolame non più utilizzabile. Si tratta di iniziative concordate con la Protezione civile. Le ispezioni, o meglio gli «accessi», questo il termine tecnico, dei carabinieri dei Nas, che arrivano da Pescara ma hanno un presidio anche all’Aquila, sono fatte in seguito a delle segnalazioni dei capi campo, di Croce Rossa e della Protezione civile quando vengono individuati dei prodotti scaduti, molto vicini alla scadenza, oppure di dubbia qualità per via di etichette illegibili e finora, secondo quanto si è appreso, hanno portato alla eliminazione di partite di carne, molto scatolame e alcuni formaggi. Le insidie (finora sventate) in questo settore sono tante e i controlli prevedono anche la presenza di tecnici della Asl.
Questi sono particolarmente serrati anche perchè in molte cucine operano dei volontari che in alcuni casi sono alla prima esperienza e quindi sono talvolta ignari sulle tecniche di conservazione e trattamento degli alimenti. Una volta individuata la merce che sulla tavola non ci può proprio andare viene fatto un verbale e poi si provvede alla loro eliminazione. Non si tratta, almeno per adesso, di iniziative con sbocchi di natura penale. «Questi controlli» spiega il dirigente della Asl, Giuseppe Matricardi «sono molto importanti perchè preventivi e fatti in armonia con tutte le componenti che presiedono alla gestione dei campi sfollati, ognuna delle quali, nella sua diversità di competenza, offre il proprio contributo». «Ma per evitare sul nascere i problemi tipici di alcune mense, e soprattutto per il fatto che si è nella stagione calda», spiega ancora il dirigente della Asl, «si è badato subito a non prevedere dal servizio in tavola, salvo casi rarissimi, alcuni prodotti di facile deperibilità anche se molto graditi dalla gente. Ad esempio le mozzarelle e la porchetta».
«Questi incessanti controlli e le scelte sui menu», conclude il dottor Matricardi, «finora hanno dato dei risultati eccellenti visto che non si sono verificati casi di gastroenterite che, al contrario, sono tipici, soprattutto in estate, quando ci sono mense dove sono serviti giornalmente pasti a migliaia di persone». DROGA. Fin qui i controlli sul cibo. Ma da diversi giorni sono divenuti particolarmente frequenti in quasi tutti i campi gli agenti della polizia. Si tratta di presenze discrete ma hanno uno scopo ben preciso. Nella maggior parte di casi, visto che alcuni agenti sono in divisa e quindi riconoscibili, si tratta di presenze finalizzate a scoraggiare sul nascere lo spaccio di droga che in alcune tendopoli non è insignificante anche se alcuni arresti hanno limitato il giro ma il fenomeno dello smercio non è stato certo debellato. Inoltre molti controlli interforze vengono effettuati dall’alto dagli elicotteri che sovente volteggiano con insistenza sulle aree di accoglienza.
Questi sono particolarmente serrati anche perchè in molte cucine operano dei volontari che in alcuni casi sono alla prima esperienza e quindi sono talvolta ignari sulle tecniche di conservazione e trattamento degli alimenti. Una volta individuata la merce che sulla tavola non ci può proprio andare viene fatto un verbale e poi si provvede alla loro eliminazione. Non si tratta, almeno per adesso, di iniziative con sbocchi di natura penale. «Questi controlli» spiega il dirigente della Asl, Giuseppe Matricardi «sono molto importanti perchè preventivi e fatti in armonia con tutte le componenti che presiedono alla gestione dei campi sfollati, ognuna delle quali, nella sua diversità di competenza, offre il proprio contributo». «Ma per evitare sul nascere i problemi tipici di alcune mense, e soprattutto per il fatto che si è nella stagione calda», spiega ancora il dirigente della Asl, «si è badato subito a non prevedere dal servizio in tavola, salvo casi rarissimi, alcuni prodotti di facile deperibilità anche se molto graditi dalla gente. Ad esempio le mozzarelle e la porchetta».
«Questi incessanti controlli e le scelte sui menu», conclude il dottor Matricardi, «finora hanno dato dei risultati eccellenti visto che non si sono verificati casi di gastroenterite che, al contrario, sono tipici, soprattutto in estate, quando ci sono mense dove sono serviti giornalmente pasti a migliaia di persone». DROGA. Fin qui i controlli sul cibo. Ma da diversi giorni sono divenuti particolarmente frequenti in quasi tutti i campi gli agenti della polizia. Si tratta di presenze discrete ma hanno uno scopo ben preciso. Nella maggior parte di casi, visto che alcuni agenti sono in divisa e quindi riconoscibili, si tratta di presenze finalizzate a scoraggiare sul nascere lo spaccio di droga che in alcune tendopoli non è insignificante anche se alcuni arresti hanno limitato il giro ma il fenomeno dello smercio non è stato certo debellato. Inoltre molti controlli interforze vengono effettuati dall’alto dagli elicotteri che sovente volteggiano con insistenza sulle aree di accoglienza.