Concorso per disabili Le carte inchiodano Ranalli e la sua giunta

La Civita e Lucci: «Nessun errore, anche gli uffici sapevano» Sollecitato l’intervento delle associazioni nazionali

SULMONA. «La giunta deve subito dimettersi» Sulla vicenda del concorso bandito in Comune per i disabili residenti a Sulmona, Luigi La Civita, capogruppo di Forza Italia, non fa sconti. Nonostante la giunta abbia fatto dietrofront, correggendo il provvedimento e sostituendo il requisito della residenza in città con quello di iscrizione al Centro per l’impiego di Sulmona, e ampliando la percentuale di invalidità dal 46 al 100%, l’opposizione va all’attacco. «Nella delibera in questione», tuona La Civita, «la giunta ha individuato due chiari indirizzi: territorialità e percentuale di disabilità. Non si tratta certo di un errore materiale come ci vogliono far credere».

L’opposizione è convinta che soltanto grazie al suo intervento si sia scoperto il vaso di Pandora e sottolinea una mancanza di fiducia nell’esecutivo. Insomma, una caduta di stile che dovrebbe essere “pagata” con le dimissioni della giunta. Alla riunione di giunta del 12 agosto, quando cioè è stato varato il contestato provvedimento, erano assenti il vicesindaco Luisa Taglieri e l’assessore Luciano Marinucci. Il provvedimento ha ricevuto parere favorevole anche dagli uffici.

«Chi ha sbagliato deve pagare», incalza La Civita. «Questa amministrazione fa un pessimo servizio alla città, c’è solo arroganza e incapacità: dovrebbero andare a casa. Troppe distrazioni ed errori che sono frutto di una giunta rattoppata dove ognuno cerca il proprio strapuntino per un consenso elettorale. Stanno giocando e non amministrando una città. Sarebbe stato opportuno discutere in consiglio comunale su eventuali scelte per stabilire i parametri per assumere i disabili».

Della situazione, La Civita ha informato anche i vertici nazionali delle associazioni a tutela dei diversamente abili. L’opposizione, inoltre, presenterà anche un’interrogazione sull’argomento.

«È disarmante, da consigliere comunale, trovarsi in situazioni simili», aggiunge Alessandro Lucci, capogruppo consiliare di Sulmona Bene in Comune (Sbic). «Mi auguro che i consiglieri di maggioranza si risentano in quanto neanche loro erano stati avvisati di queste scelte. Mi aspetto che nel prossimo consiglio comunale ci sia un intervento forte e qualche eventuale dimissione non mi stupirebbe. Vogliamo risposte».

L’opposizione, infine, sta verificando anche la regolarità dell’assunzione del custode del museo.

«C’è una cooperativa che dovrebbe occuparsi della gestione dei musei», conclude La Civita. «Se il servizio è esternalizzato non vedo perché un custode lo debba assumere il Comune. Ormai, nei confronti di quest’amministrazione, c’è solo diffidenza».

Chiara Buccini

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