Del Turco: «Sono pronto a smentire Angelini»

Sfida dal carcere al grande accusatore. A Sulmona la visita di Marini e Legnini


   SULMONA. «Sono innocente. Sono pronto a dimostrarlo. Sono pronto a un confronto con Angelini. Anche subito». Ottaviano Del Turco lo manda a dire dal supercarcere di Sulmona, dopo avere letto il Centro. Del Turco, ieri mattina, ha incontrato la compagna Cristina, il figlio Guido e il sindaco di Collelongo Angelo Salucci. Poco dopo è entrata nel penitenziario l’europarlamentare Pia Locatelli. Giovedì sera c’era stata la visita degli esponenti Pd: l’ex presidente del Senato Franco Marini e il senatore Giovanni Legnini.

 Il faccia a faccia. Ieri mattina Ottaviano Del Turco ha saputo dal Centro del possibile confronto all’americana tra il “re delle cliniche private” e gli arrestati. Lui compreso. Ed è pronto a smentire Enzo Angelini, che finora ha parlato da solo, per sette volte, davanti ai pm che portano avanti l’inchiesta sulle presunte tangenti nella sanità. «Del Turco ha tenuto a precisare che è innocente e che è pronto a incontrare il suo accusatore», rivela il sindaco Angelo Salucci al termine del colloquio, «ma la scelta non dipende da lui, aspetta con fiducia le prossime mosse della magistratura. Ha aggiunto che l’incidente probatorio è obbligatorio in questa fase perché costituisce una delle prove più importanti sulla quale si fonda l’inchiesta. Si aspetta però una condizione diversa da quella attuale».

 L’abbraccio. Nella sala colloqui del carcere Del Turco ha potuto rivedere e riabbracciare la compagna Cristina. Non si incontravano dal 14 luglio, dal giorno dell’arresto. I due hanno parlato a lungo, si sono scambiati delle lettere. Cristina ha consegnato a Del Turco un libro su Goya e la pittura a Madrid e “Il bosco degli urogalli” di Mario Rigoni Stern. Del Turco le ha dato alcuni scritti, indirizzati a chi in questi giorni ha mostrato solidarità (una lettera era rivolta anche al marsicano Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri). Cristina e Del Turco si sono lasciati con un abbraccio: «Tutto finirà presto, tutto sarà chiarito», l’ha rincuorata Del Turco. All’uscita dal carcere la compagna dell’ex governatore ha preferito non rilasciare dichiarazioni ai cronisti, ha salutato tutti con un sorriso ed è salita sull’auto che l’ha riportata nella sua abitazione di Collelongo.

 I saluti. «Un intero paese lo attende. Al suo ritorno troverà una grande accoglienza. Perché un intero paese è convinto della sua innocenza. Gli ho portato i saluti e l’abbraccio di Collelongo. Speriamo di ritrovarlo presto fra noi, al bar a giocare a carte o a passeggiare in montagna», afferma il sindaco Angelo Salucci, «ci siamo un po’ commossi ma non ci sono state lacrime. Ci saranno quelle di gioia, al suo ritorno».

 «La brutta notizia». L’incontro con il figlio Guido, giornalista Mediaset, si è aperto con un sussulto. «Papà, ho da darti una brutta notizia». L’ex presidente della Regione ha sgranato gli occhi: «Che cosa è successo?», ha chiesto, preoccupato. E Guido: «La Lazio ha perso l’amichevole col Rimini: 4-2». Ottaviano Del Turco, tifoso biancoceleste, ha ritrovato il sorriso: «Preparati, ci aspetta un altro anno nero».

 Scrive un diario. Ieri ha chiesto dei francobolli, che gli sono stati subito consegnati. Sta rispondendo a tutte le lettere arrivate in carcere. Del Turco sta scrivendo anche una sorta di diario sulle sue giornate in cella: sveglia alle 5, televisione collegata su Prima pagina di Tg5, poi gli approfondimenti di La7, lettura dei quotidiani, pittura, ancora lettura e alle 21,20 a letto.

 Doni al carcere. Spera di uscire presto dal carcere, ma nel frattempo ha fatto sapere al direttore Sergio Romice che donerà alla biblioteca i libri letti - una ventina, finora - e i fogli dipinti alla galleria d’arte che si trova nel penitenziario.
 «E’ più sereno». Il figlio Guido: «Mio padre è tranquillo, perché è tranquillo delle sue ragioni. Le situazioni saranno chiarite. I magistrati devono fare il loro lavoro con serenità e noi, con altrettanta serenità, aspettiamo la decisione sull’istanza di scarcerazione presentata al Tribunale del riesame».

 I senatori Pd. Franco Marini e Giovanni Legnini sono arrivati a Sulmona giovedì sera. In un orario insolito. La notizia è trapelata soltanto ieri. Marini e Legnini hanno chiesto di visitare il carcere prima di incontrare l’ex presidente della Regione, al quale hanno portato la loro solidarietà. Nessun accenno all’inchiesta. Si è invece parlato di politica ed elezioni. Nei giorni scorsi da più parti erano stati sollevati dubbi per il freddo atteggiamento sul caso-Del Turco di alcuni esponenti del centrosinistra.

 L’europarlamentare. Ieri mattina in carcere è arrivata anche Pia Locatelli, bergamasca, eurodeputato. La Locatelli fa parte del comitato promotore nazionale del Partito socialista e ne è capodelegazione al Parlamento europeo, nell’ambito della delegazione italiana nel gruppo Pse. «Conosco Del Turco da venti anni, eravamo nel partito insieme», ha sottolineato la Locatelli, «poi lui ha deciso di tornare in Abruzzo per seguire da vicino le sorti della sua regione. Non posso credere che abbia intascato tangenti, perché non posso credere che sia impazzito all’improvviso. Sono contenta di averlo visto. L’ho trovato sereno, positivo, abbiamo chiacchierato a lungo, soprattutto di politica internazionale».

 Altre visite. La parlamentare Melania De Nichilo Rizzoli, che è anche medico personale di Del Turco, ha avviato un’iniziativa. Alla Camera sta raccogliendo le adesioni di deputati che nei prossimi giorni vorranno andare a ispezionare il supercarcere di Sulmona per poter visitare l’ex governatore dell’Abruzzo. In lista d’attesa c’è anche Paola Pelino, parlamentare di Sulmona.