Il Traforo del Gran Sasso

GRAN SASSO

E' emergenza acqua del Traforo, intanto il traffico resta a senso unico alternato

Previsti due incontri tecnici a Roma lunedì e martedì, Ruzzo Reti esclude che l'acqua torbida sia stata distribuita ma è polemica con il Commissario. E il prefetto è pronto a intervenire a tutela di 700mila cittadini

L'AQUILA. Nonostante la sospensione dei lavori nel traforo del Gran Sasso da parte della società pubblica Italferr Spa incaricata delle indagini geognostiche comunicata dal commissario per la messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, l'arteria autostradale rimane percorribile a senso unico regolato da semafori, come da inizio lavori. Una soluzione che ha provocato disagi agli automobilisti e roventi polemiche.

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Tutto ciò almeno fino ai due summit, secondo quanto si è appreso da fonti vicine al commissario, già fissati a Roma per lunedì e martedì subito dopo l'emergenza scattata nel pomeriggio al fine di verificare la fondatezza e la portata della rottura del collettore di drenaggio principale ("canala") nella galleria destra nella direzione Rm-Te, che avrebbe causato un innalzamento del valore di torbidità dell'acqua: la  prima riunione con Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, e quindi proprietario della infrastruttura; la seconda con la società Sian, ente pubblico che dà il nulla osta sulla potabilità delle acque.

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Su questo fronte intanto la Ruzzo Reti si è affrettata a comunicare che «l'acqua, il cui valore di torbidità era aumentato, era già a scarico preventivo e quindi mai immessa nella rete idrica». «A seguito del comunicato allarmista diffuso dal Commissario per la messa in sicurezza del Gran Sasso Pierluigi Caputi e che corrisponde ad uno stralcio di una delle numerose lettere interne intercorse tra gli enti - si legge in una nota dell'ente gestore del servizio idrico - la Ruzzo Reti precisa che i fatti riportati si riferiscono al 14 ottobre, giorno in cui l'acqua, il cui valore di torbidità era aumentato, era già a scarico preventivo e quindi mai immessa nella rete idrica». «Avevamo garantito alla popolazione - si prosegue nella nota - che al primo valore non conforme avremmo chiesto di sospendere i lavori e così è stato fatto. Tranquillizziamo pertanto i cittadini sull'assoluta potabilità della risorsa idrica».

Sulla questione tuttavia è possibile che il prefetto dell'Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, convochi a sua volta una riunione per una emergenza che può creare serie problematiche a 700mila cittadini correlati alla erogazione di acqua provenienti dalle sorgenti del Gran Sasso. Tra le verifiche più importanti le infiltrazioni nell'acquifero, problematica denunciata dalle associazioni ambientaliste che ha portato che ha portato alla nomina di un commissario chiamato ad attuare un progetto di messa in sicurezza.

L'Agenzia giornalistica Ansa aggiunge che, sempre da fonti vicine al commissario, è emerso il disappunto di Caputi legato alla tardiva comunicazione di una presunta rottura e in innalzamento dei valori da parte di Italferr allo stesso ufficio del commissario. Caputi, che ha poteri di deroga nell'affidamento degli appalti, ha affidato alla Italferr l'incarico dei sondaggi e della redazione e firma del progetto in quanto società a totale capitale dello Stato.