L'AQUILA / RICERCA SCIENTIFICA
Ezio Previtali nuovo direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso
Docente ordinario di Fisica nucleare a Milano Bicocca, 57 anni, prende il posto del professor Stefano Ragazzi che ha terminato il suo mandato di otto anni
L'AQUILA. Ezio Previtali, 57 anni, a partire da domani, 15 ottobre, assumerà la direzione dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, al posto del professore Stefano Ragazzi che ha terminato il suo mandato dopo otto anni alla guida della struttura di ricerca. Docente ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare nel dipartimento di Fisica dell'università di Milano Bicocca, Previtali ha partecipato negli ultimi 30 anni a diversi esperimenti ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, nell'ambito della fisica dei neutrini. In particolare ha partecipato allo sviluppo dei rivelatori criogenici di particelle, funzionanti a temperature molto prossime allo zero assoluto, dalla fase pionieristica della fine anni '80 alla realizzazione dell'esperimento Cuore.
Attualmente, è uno dei promotori dell'esperimento Cupid, che rappresenta lo stato dell'arte dei rivelatori criogenici di particelle nella ricerca in fisica dei decadimenti rari. Ha partecipato a diversi progetti in campo nazionale e internazionale sia nei laboratori italiani che stranieri. Negli ultimi anni, è stato impegnato nello sviluppo dell'esperimento Juno, nel laboratorio Cjpn, in Cina, contribuendo in modo sostanziale agli studi per la riduzione del fondo di eventi spuri del rivelatore di neutrini.
«Ho iniziato il mio percorso scientifico nei Laboratori nazionali del Gran Sasso da studente di Fisica e sono ora molto orgoglioso di poter contribuire allo sviluppo e alle sfide scientifiche che il laboratorio affronterà nei prossimi anni. Sono entusiasta di poter mettere a disposizione della comunità scientifica internazionale, e di tutte le realtà coinvolte nella vita dei laboratori, l'esperienza che ho acquisito durante la mia carriera. Ritengo i Laboratori nazionali del Gran Sasso» ha dichiarato Previtali «un'importante realtà e risorsa per il territorio e, più in generale, per l'Italia».
Dal 2014 allo scorso mese di settembre, è stato componente del comitato scientifico dei Laboratori del Gran Sasso, organismo che ha il compito di suggerire proposte al direttore sulle direttive scientifiche dei Laboratori, sugli esperimenti e la loro approvazione. Negli ultimi quattro anni, è stato il coordinatore nazionale del comitato Trasferimento tecnologico dell'Infn, contribuendo in modo consistente al trasferimento delle competenze e delle tecnologie proprie dell'Infn alle imprese, e più in generale alla società, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese e dei territori. È autore di oltre 300 pubblicazioni su riviste internazionali con referee.