Finanziati solo 10 dei 45 monumenti cittadini
I russi i più generosi: 9 milioni per sistemare Palazzo Ardinghelli e San Gregorio.
L’AQUILA. I più generosi fino ad oggi si sono dimostrati i russi, disposti a contribuire fino ai 9 milioni di euro per riparare Palazzo Ardinghelli e la chiesa di San Gregorio Magno. Ma rimane il fatto che ad otto mesi dal terremoto del 6 aprile scorso che ha sconvolto l’Aquila e l’Abruzzo, solo 10 dei 45 monumenti elencati in quella che il premier Silvio Berlusconi battezzò la «lista di nozze» distribuita anche al G8 ai Grandi della Terra hanno trovato un donatore certo. Oltre alla Russia c’é la Francia, che ha confermato 3,2 milioni per la chiesa delle Anime Sante (la convenzione alla firma dei governi); poi il Kazakistan, che ha fatto arrivare 1,7 milioni per il complesso monumentale e la chiesa di San Biagio di Amiternum; i tedeschi, che daranno 3,2 milioni per la chiesa di Onna, (una donazione questa fuori lista).
Per il resto, gli spagnoli stanno preparando la lettera di intenti per un loro contributo, non si sa di quanto, alla riparazione della Fortezza spagnola. In aggiunta ci sono le donazioni italiane: a cominciare dal ministero dei Lavori pubblici che darà 20 milioni di euro per il restauro della parte strutturale di San Bernardino insieme con il Monte dei Paschi di Siena disposto a finanziare fino a 5 milioni di euro per il recupero della parte decorativa della chiesa. La Camera dei deputati ha raccolto 1,2 milioni per Palazzetto Nobili mentre Federcasse dovrebbe offrire 5 milioni per Palazzo e Torre Margherita, sede del Comune. E ancora: al Teatro comunale andranno i fondi raccolti da Bruno Vespa (1 milione di euro in tutto) e quelli dei Cavalieri del Lavoro (un altro milione); alla chiesa di San Marco destinati invece 1,2 mln della Regione Veneto che si spera continui poi a sostenere i lavori.
La millenaria basilica di San Clemente a Casauria si restaurerà infine (l’accordo è stato gi siglato al ministero dei Beni culturali) con 1,5 milioni messi a disposizione dalla fondazione Pescaraabruzzo insieme con il World monument fund. Per la splendida abbazia di Collemaggio, dopo il puntellamento e la copertura provvisoria in plexiglas finanziata dalla Protezione civile (1,5 mln di euro) c’é una donazione della Cassa di Risparmio (200mila euro); 1,2 milioni sono arrivati infine per il Conservatorio aquilano grazie al ricavato della vendita del disco inciso all’indomani della tragedia da tantissimi artisti italiani. Nel complesso, i lavori per il ripristino di tutti e 45 i monumenti in lista sono stati valutati intorno ai 450 milioni di euro. Tutti i progetti di restauro, anche se finanziati da Stati esteri, saranno redatti insieme con lo staff italiano e realizzati da imprese italiane o europee sempre in ottemperanza con le normative italiane per il restauro dei beni culturali.
Per il resto, gli spagnoli stanno preparando la lettera di intenti per un loro contributo, non si sa di quanto, alla riparazione della Fortezza spagnola. In aggiunta ci sono le donazioni italiane: a cominciare dal ministero dei Lavori pubblici che darà 20 milioni di euro per il restauro della parte strutturale di San Bernardino insieme con il Monte dei Paschi di Siena disposto a finanziare fino a 5 milioni di euro per il recupero della parte decorativa della chiesa. La Camera dei deputati ha raccolto 1,2 milioni per Palazzetto Nobili mentre Federcasse dovrebbe offrire 5 milioni per Palazzo e Torre Margherita, sede del Comune. E ancora: al Teatro comunale andranno i fondi raccolti da Bruno Vespa (1 milione di euro in tutto) e quelli dei Cavalieri del Lavoro (un altro milione); alla chiesa di San Marco destinati invece 1,2 mln della Regione Veneto che si spera continui poi a sostenere i lavori.
La millenaria basilica di San Clemente a Casauria si restaurerà infine (l’accordo è stato gi siglato al ministero dei Beni culturali) con 1,5 milioni messi a disposizione dalla fondazione Pescaraabruzzo insieme con il World monument fund. Per la splendida abbazia di Collemaggio, dopo il puntellamento e la copertura provvisoria in plexiglas finanziata dalla Protezione civile (1,5 mln di euro) c’é una donazione della Cassa di Risparmio (200mila euro); 1,2 milioni sono arrivati infine per il Conservatorio aquilano grazie al ricavato della vendita del disco inciso all’indomani della tragedia da tantissimi artisti italiani. Nel complesso, i lavori per il ripristino di tutti e 45 i monumenti in lista sono stati valutati intorno ai 450 milioni di euro. Tutti i progetti di restauro, anche se finanziati da Stati esteri, saranno redatti insieme con lo staff italiano e realizzati da imprese italiane o europee sempre in ottemperanza con le normative italiane per il restauro dei beni culturali.