Friuli e Sicilia pensano ai bimbi
Due offerte di vacanze estive da Forgaria e da Montagnareale
L’AQUILA. Dal Nord al Sud del Paese la solidarietà non si ferma nei confronti degli aquilani e di tutti i Comuni coinvolti dal sisma del 6 aprile scorso. Le ultime due manifestazioni di affetto arrivano dagli estremi confini dell’Italia, dal Friuli Venezia Giulia e dalla Sicilia. Mai come in questa occasione il Paese si è stretto vicino al dolore dell’Abruzzo intero. Quindici comuni friulani vogliono ospitare, per il periodo delle vacanze estive, gruppi di giovani abruzzesi rimasti senza casa per il terremoto.
Sono i comuni della Comunità collinare del Friuli, già al lavoro per organizzare soggiorni estivi per gruppi di ragazzi abruzzesi che ora vivono in tendopoli.
L’idea - anticipata ieri dal Corriere della Sera - è del sindaco di Forgaria nel Friuli, Pierluigi Molinaro, che ha ricevuto l’appoggio unanime dai colleghi della Comunità Collinare. «Nel 1976», racconta Molinaro, «abbiamo vissuto il dramma del terremoto e conosciamo bene il valore dell’aiuto e della solidarietà. Quando la terra tremò in Friuli avevo 8 anni e ho un ricordo ancora vivo delle vacanze che ci venivano offerte. A noi», aggiunge Molinaro, interpellato dall’Ansa, «è servito molto avere la possibilità di “staccare” da un ambiente pieno di problemi e difficoltà come quello del post-terremoto».
Il progetto prevede che un centinaio di ragazzi abruzzesi, in due turni, siano ospitati a Forgaria, a due passi dall’altipiano di Monte Prat, a un’altitudine media di 800 metri sul mare, nella Casa San Lorenzo per almeno una settimana.
Il presidente della Comunità Collinare Lorenzo Cozianin non nasconde qualche difficolt incontrata finora a causa della precarietà nella quale operano uffici e personale in Abruzzo. «Non abbiamo ancora risposte precise», spiega Cozianin, «ma mi auguro di arrivare presto a una soluzione. La cosa positiva di esperienze come queste è il valore dello scambio perché non si tratta di una semplice azione di ospitalità, ma di un vero scambio tra popolazioni e culture».
La risposta siciliana arriva da Messina. Sessanta bambini abruzzesi saranno ospitati a Montagnareale (Messina) la prossima estate. Da questo mese e fino ad agosto tre gruppi composti da venti bambini ciascuno trascorreranno un periodo di vacanza, gioco e studio nel centro sui monti Nebrodi. L’iniziativa è del sindaco Anna Sidoti che subito dopo il sisma aveva scritto alla presidente della Provincia dell’Aquila per offrire ospitalità.
«L’obiettivo», ha detto il sindaco Anna Sidoti, «è quello di far trascorrere ai bambini abruzzesi una vacanza lontana dai luoghi del disastro, facendoli socializzare con i coetanei siciliani e consentendo loro di vivere un’esperienza che possa aiutarli a superare, grazie all’ospitalità siciliana, il trauma causato dal tragico sisma della scorso aprile. Allo stesso tempo la vacanza in Sicilia potrà essere un valido modo per far conoscere loro territori suggestivi oltre alla cultura e alle tradizioni della nostra terra».
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