Furti d’auto e in casa a Cagnano il processo riparte da zero

21 Giugno 2014

L’AQUILA. Per una ventina di parti offese, cittadini residenti nell’Alta Valle dell’Aterno, soprattutto nel territorio comunale di Cagnano Amiterno, si allontana ulteriormente il giorno della verità...

L’AQUILA. Per una ventina di parti offese, cittadini residenti nell’Alta Valle dell’Aterno, soprattutto nel territorio comunale di Cagnano Amiterno, si allontana ulteriormente il giorno della verità processuale sulle persone accusate di una serie di furti in abitazioni e della sparizione di alcune automobili.

È tornata ieri in aula, dinanzi al tribunale in composizione collegiale, la vicenda giudiziaria che vede imputati gli albanesi Agron Delishi, di 34 anni e Kreshik Kazani, di 29 anni. Al primo, latitante, è contestato anche il reato di associazione per delinquere.

Il collegio ha deciso lo stralcio della posizione di Delishi. Il procedimento di fatto si è interrotto, sospensione prevista nell’ambito della nuova riforma penale che non permette di giudicare gli irreperibili. Delishi, infatti, non si trova. Per la posizione di Kazani, invece, è stato rimesso il fascicolo davanti al gip perché è stata riscontrata la nullità di una notifica limitatamente a quest’ultima posizione. A questo punto, essendo un processo ereditato dal gup Marco Billi, che nel frattempo ha lasciato il tribunale dell’Aquila, si dovrà procedere alla riassegnazione ad altro giudice, con inevitabile allungamento dei tempi. Si tratta di un procedimento che ha preso le mosse quattro anni fa. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Cristian Ianni e Silvia De Santis. (e.n.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA